L' installazione di impianti di telecomunicazione non sarà più concentrata negli attuali dodici siti ma distribuita sul territorio comunale laddove lo consentano rigorosi criteri per la tutela della salute pubblica dall'inquinamento elettromagnetico e la salvaguardia della qualità ambientale. E' questo il senso del regolamento approvato recentemente dal Consiglio comunale ed illustrato oggi dal dirigente dell'Area Urbanistica, Fabrizio Beoni.
Il nuovo strumento – che entrerà in vigore entro un mese – intende garantire l'attuazione del servizio pubblico di telecomunicazione nel rispetto dei limiti di legge e di una corretta ed omogenea distribuzione delle emissioni elettromagnetiche sul territorio comunale che è stato suddiviso in due grandi categorie: aree sensibili – a loro volta distinte in zone non compatibili con le installazioni ( quali asili, scuole, ospedali, parchi ) e zone compatibili a certe condizioni ( centro storico e zone limitrofe di pregio storico-paesaggistico – ambientale ) – ed aree non sensibili. Quest'ultime corrispondono a zone con prevalente funzione agricola oppure a siti particolari quali cimiteri, inceneritori, discariche, depuratori, centrali di trasformazione energetica.
Il regolamento – ha osservato Beoni – fornirà un opportuno quadro normativo per armonizzare le richieste dei gestori con i programmi dell'amministrazione comunale consentendo una definitiva razionalizzazione degli interventi che negli ultimi anni sono stati all'origine di alcune proteste da parte dei cittadini. La localizzazione di postazioni sarà possibile solo nelle zone idonee o compatibili ed almeno in un primo tempo saranno privilegiati fondi ed immobili di proprietà pubblica.
Sulle emissioni degli impianti vigilerà l'ARPAT il cui intervento di controllo scatterà già in presenza di quantitativi pari al 50 per cento della soglia massima di 6 volt per metro prevista per legge.

Articlolo scritto da: Andrea Mercanti