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Caccia: novità e divieti per l’apertura

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Caccia: novità e divieti per l’apertura

Il recente decreto ministeriale fa scattare una serie di divieti che interessano circa 8.000 ettari di territorio della nostra provincia.

La caccia sta per partire e ci sono importanti novità in vista per l’esercizio dell’attività venatoria. in questo senso, la giunta provinciale, nella riunione di questa mattina ha avviato la necessaria attività per informare gli interessati rispetto alle conseguenze del recente decreto legge n. 251 del 16.08.2006. Nel decreto, infatti, si stabiliscono "misure di conservazione inderogabili" immediatamente esecutive ed applicabili dallo scorso 19 Agosto, che modificano il quadro normativo esistente per il calendario venatorio della stagione venatoria 2006-2007.

In particolare, le variazioni riguardano esclusivamente le "Zone di Protezione Speciale – Zps" , a suo tempo create dalla regione, in applicazione di una direttiva europea. Nel nostre territorio, le zone interessate sono: pascoli montani e cespuglieti del Pratomagno; Valle dell’inferno e Bandella; brughiera alpe di Poti; monte Dogana e monte Ginezzo. Alcune porzioni di tali zps interessano tuttavia anche il territorio a gestione programmata della caccia negli Atc provinciali, per complessivi 7398, ettari, oltre ad alcuni istituti privati (aziende faunistico venatorie, per 307 ettari e aziende agrituristico venatorie per 131 ettari).

Sulla base di quanto previsto dal decreto, nelle Zps non si potrà esercitare l’attività venatoria nel mese di gennaio, con l’eccezione della caccia di selezione agli ungulati e al cinghiale e di quella di appostamento per due giornate prefissate alla settimana. Al momento, le due giornate non sono state ancora individuate. Saranno fornite adeguate informazioni non appena sarà approvata la relativa norma.

Il divieto proibisce solo la caccia vagante alla beccaccia all’interno delle superfici boscata per un totale indicativo di ha. 7836 ricadente nei comuni di: Castel S. Niccolò, Castel Focognano, Montemignaio, Pian di Scò, Castelfranco di Sopra, Loro Ciuffenna, Pergine, Montevarchi, Terranuova Bracciolini, Laterina, Arezzo, Anghiari, Castiglion Fiorentino e Cortona.

Oltre a ciò è imposto il divieto di svolgere attività di addestramento di cani da caccia prima della seconda domenica di settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria; il divieto di effettuare le preaperture della attività venatoria; divieto di effettuare l’attività venatoria in deroga ai sensi dell’art. 9, paragrafo 1, lettera c), della direttiva 79/409/cee del consiglio, del 2 aprile 1979; (art. 3, comma 1, lett. e); il divieto di abbattere esemplari appartenenti alle specie Pernice Bianca (lagopus mutus) combattente (philomacus pugnax ) e Moretta (ayhytia fuligula); il divieto di effettuare ripopolamenti a scopo venatorio ad esclusione di quelli realizzati nelle aziende faunistico venatorie e di quelli effettuati con fauna selvatica proveniente dalle zone di ripolamento e cattura insistenti sul medesimo territorio.

La perimetrazione esatta di tale Zps è disponibile presso le associazioni venatorie, gli Atc e i comuni interessati, nonchè nel sito internet della Provincia (www.provincia.arezzo.it).

Articlolo scritto da: Stefano Pezzola