ROMA – La sempre maggiore attenzione del pubblico verso le tematiche dell’arte funebre, ha fatto sì che si potesse tentare un approccio non convenzionale riguardo la commercializzazione dei nostri prodotti.
Un discorso più approfondito andrebbe però fatto riguardo ai motivi della realizzazione del calendario, dove bellissime modelle sono ritratte in pose provocanti vicino ai nostri cofani funebri:
Si è pensato, infatti, di proporre, o quantomeno mostrare, la nostra produzione artigianale di sarcofaghi come sempre più spesso sono pubblicizzati i beni di consumo che usiamo nell’arco della nostra vita.
Essendo la morte parte integrante di essa, si è voluto lanciare una provocazione adattando lo stesso standard per promuovere i nostri prodotti.
Andando nello specifico del calendario 2007, abbiamo pensato di mostrare l’operatore di servizi funebri sotto una nuova luce, non più triste, pallido e portatore di sventure ma piuttosto come una splendida creatura che si prenderà cura di noi in una delle cerimonie più importanti della nostra esistenza poiché il becchino è, come dicono oltreoceano, “the last who will ever let you down” ovvero l’ultimo che ti abbandonerà.
Essendo inoltre, negli ultimi anni l’età media delle persone notevolmente aumentata e la mortalità diminuita, abbiamo pensato che far presenziare al nostro funerale delle così affascinanti becchine potesse incrementare il numero di persone disposte a lasciare questa “valle di lacrime”…o perlomeno a farlo col sorriso sulle labbra
Va anche in ogni caso tenuto in considerazione l’effetto che una tale cerimonia funebre, così colma d’italica bellezza, farà sugli invitati, facendola sicuramente ricordare negli anni a venire, e suscitando altresì l’invidia da parte di parenti ed amici.
Purtroppo, però, la nostra iniziativa e anche andata incontro a delle critiche, la più frequente delle quali è quella di esser scivolati nel cattivo gusto, avendo ironizzato su argomenti generalmente ritenuti “intoccabili”; ma noi siamo persuasi del fatto che ancor più di cattivo gusto sia lasciare che proprio questi argomenti rimangano un tabù ai giorni nostri.