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Cordone Ombelicale: proposta di legge dell’On. Porretti

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Cordone Ombelicale: proposta di legge dell’On. Porretti

ROMA – La legislazione italiana vieta l'istituzione di banche per la conservazione del sangue del cordone ombelicale per uso autologo presso strutture sanitarie private, consentendone, invece, la donazione e la conservazione soltanto in strutture pubbliche. La donna che vuole conservare il proprio cordone ombelicale in una banca privata può farlo all’estero, previa autorizzazione del Centro Nazionale dei Trapianti, ente dipendente dal ministero della Salute. Alla richiesta di autorizzazione e' obbligatorio allegare una documentazione attestante l'avvenuto counselling (mediante colloquio telefonico) con il Centro, caratterizzato da tempi di attesa jurassici (anche in casi dichiarati di parto imminente), e da informazioni di dubbia obiettivita' scientifica in merito alla conservazione autologa.

Oggi il sottosegretario al ministero della Salute, Antonio Gaglione, rispondendo all'interrogazione dell'On. Donatella Porretti in commissione Affari Sociali in cui si chiedevano spiegazioni a proposito di questa situazione e sulla necessita' di istituire banche private in merito (1), ha ricordato la prassi secondo cui avviene il counselling e ha precisato che, come in Italia, a livello europeo, le normative raccomandano di non istituire banche pubbliche per la conservazione autologa dei cordoni ombelicali. In questo modo si eviterebbe il rischio di veder diminuire le donazioni.
Il Ministro della Saluti ha poi fornito una serie di importanti dati su quello che sta succedendo in Italia. Nell'ultimo mese le richieste di counselling sono state 323, la media giornaliera e' 16. In totale il Centro Nazionale Trapianti ha effettuato finora 1400 counselling di cui 1350 solo nel 2006. Di fatto e' autorizzata la conservazione di 16 sacche cordonali al giorno in banche private all'estero di cui non si conoscono le misure di controllo e di conservazione, oltre alle modalità di trasporto con cui il sangue viene restituito, rendendolo spesso inservibile una volta tornato in Italia.
E' evidente secondo l'On. Donatella Porretta che ''sia arrivato il momento di intervenire sulla materia a partire dall'unica proposta di legge in materia (2), depositata da me e sottoscritta da deputati di vari partiti (Marco Beltrandi, Dorina Bianchi, Daniele Capezzone, Sandra Cioffi, Cinzia Dato, Sergio D'Elia, Tana De Zulueta, Daniela Dioguardi, Daniela Garnero Santanche', Bruno Mellano, Chiara Moroni, Maurizio Turco), che ha come obiettivo quello di permettere a tutte le donne di poter conservare per se', per i propri congiunti o per chi ne abbia necessita' il sangue del proprio cordone ombelicale per scopi terapeutici, clinici o di ricerca.
Voglio ricordare che con questa proposta di legge difficilmente si rischierebbe di veder diminuire la donazione in quanto, in Italia, non tutti i punti nascita permettono la raccolta e la donazione del cordone, facendo si' che molte di questi vengano gettati via. Le banche private aumenterebbero la possibilità di conservazione delle sacche cordonali in sinergia con il servizio pubblico e senza pesare economicamente su di questo, andrebbero anzi a destinare il 10% dei profitti alla ricerca scientifica.''

(1) L'interrogazione a risposta immediata: http://www.donatellaporetti.it/intg.php?id=234
(2) Il testo della proposta di legge: http://www.donatellaporetti.it/prop.php?id=175