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Errori medici: la risposta del Ministro della Salute

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ROMA – In riferimento alle notizie di stampa relative alle stime sul numero di persone che avrebbero perso la vita a seguito di errori dei medici, il Ministro della Salute Livia Turco ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Qualunque sia il numero giusto, anche se vi dovesse essere solo un morto all’anno per cause evitabili in ospedale, abbiamo il dovere di affrontare il problema con decisione per garantire la sicurezza dei pazienti oltre che per scongiurare la deriva conflittuale dei rapporti tra cittadini e medici.
I dati forniti oggi dall’Aiom confermano infatti l’urgenza di affrontare il fenomeno degli errori in medicina e la necessità di garantire la massima sicurezza possibile ai cittadini che ogni giorno si rivolgono alle strutture sanitarie del nostro Paese.

E’ doveroso tuttavia sottolineare che non esistono dati ufficiali sul fenomeno, né in Italia né nel resto del mondo. Disponiamo piuttosto di diversi studi a livello internazionale che offrono stime alquanto difformi con indici di eventi avversi (e quindi non di morti) che oscillano tra il 3,7% e il 16,6% dei ricoveri.
Un dato recente sui decessi derivanti da errori medici o assistenziali viene dalla Gran Bretagna che effettua stime periodiche a campione. L’ultimo studio del genere, risalente al luglio 2005 ed effettuato in 18 strutture ospedaliere, stima in 572 mila gli eventi avversi e in 840 i decessi sul totale dei ricoverati nel Regno Unito.
Come si vede siamo dinanzi a numeri molto diversi ma ciò, lo ripeto, non ci esime dall’affrontare subito il problema.

Per questo ho provveduto ad istituire ai primi di ottobre presso il Ministero della salute, il Centro di riferimento per la sicurezza dei pazienti, che in Italia non esisteva ancora, e che entrerà in rete con gli altri centri analoghi già esistenti in Europa.
E’ inoltre attiva la Commissione ministeriale per il rischio clinico e la sicurezza dei pazienti che ha avviato una rilevazione nazionale sulle iniziative di prevenzione dei fattori di mal practice già esistenti nel nostro Paese, messo a punto un protocollo sperimentale per il controllo e il monitoraggio degli eventi avversi e dei decessi ed elaborato precise raccomandazioni per la prevenzione degli errori.
In cantiere, infine, la realizzazione del primo Osservatorio nazionale sul fenomeno con la partecipazione delle Regioni, delle associazioni professionali e di tutela dei cittadini e la Prima conferenza internazionale sulla prevenzione del rischio clinico che si svolgerà ad Arezzo per iniziativa del Ministero della Salute e di altri soggetti istituzionali e privati, dal 29 novembre al 2 dicembre di quest’anno”.