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Galerucella attacca gli olmi Toscani

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Galerucella attacca gli olmi Toscani

Nel 2006, su quasi tutto il territorio regionale, si sono ripresentati in forma più intensa rispetto a quanto già rilevato nel 2005, gli attacchi su olmi isolati, siepi o filari, del coleottero Galerucella della famiglia dei Crisomelidi (Xanthogaleruca luteola), le cui larve e adulti si nutrono nel corso di due generazioni annuali delle foglie degli olmi determinandone il disseccamento.

Gli olmi attaccati si presentano con foglie scheletrizzate e disseccate e con chiome che diventano di color brunastro. Le piante non muoiono ma sono costrette a ricorrere alle sostanze di riserva per riformare le nuove foglie, affrontando dunque un notevole stress che tende ad indebolirle.

L’insetto però, come sottolinea il Servizio agroambientale di vigilanza e controllo dell’Arsia, non è assolutamente pericoloso per l’uomo in nessuno dei suoi stadi vitali (uovo, larva, pupa, adulto), anche nel caso che i piccoli insetti entrino nelle abitazioni: a fine estate-inizio autunno, infatti, gli adulti di Galerucella, di colore giallo con righe laterali nere, abbandonano gli olmi e cercano nuovi ricoveri per passare l’inverno.

Qualora gli attacchi della Galerucella si susseguano per più anni consecutivi gli olmi possono essere debilitati al punto tale da divenire suscettibili agli attacchi degli Scolytus, altri piccoli coleotteri capaci di trasportare l’infezione dalle piante malate a quelle sane, il cui arrivo segna il definitivo declino delle piante colpite.

Da qui l’importanza, qualora anche per il 2007 si prevedano forti attacchi di Galerucella su viali alberati e piante ornamentali di particolare importanza, di controllare efficacemente in primavera le popolazioni di questo insetto. Sul sito META (www.arsia.toscana.it/meta) saranno diffuse nella prossima primavera informazioni sull’eventuale necessità di interventi fitosanitari , tempistica e prodotti da utilizzare.

Non bisogna infatti dimenticare che anche la Galerucella ha in natura i suoi nemici, soprattutto altri insetti, il cui ruolo non deve essere ostacolato ma anzi sostenuto: ad esempio, le uova sono attaccate da una piccola vespa, lontana parente delle api, che depone il suo uovo nell’uovo della Galerucella sviluppandosi all’interno e uccidendolo. Anche per questo motivo sono assolutamente da escludersi trattamenti alle chiome degli olmi con prodotti a largo spettro di azione.

Nella primavera del 2007 l’Arsia fornirà nuove informazioni sul sito META, sull’eventuale necessità di interventi fitosanitari, tempistica e prodotti da utilizzare

Articlolo scritto da: Stefano Pezzola