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Il tema del cognome e dei rapporti di filiazione

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ROMA – La Commissione per l’analisi della normativa in materia di relazioni giuridiche familiari e per un più giusto diritto di famiglia, istituita dal Ministro delle politiche per la famiglia, on. Rosy Bindi, d’intesa con il Ministro della Giustizia, sen. Clemente Mastella e presieduta dal professor Cesare Massimo Bianca, sta per concludere i suoi lavori con la predisposizione di un testo normativo.

Lo schema di provvedimento legislativo affronta i temi del cognome e dei rapporti di filiazione.
In particolare si prevede che con il matrimonio ciascun coniuge conservi il proprio cognome, l’attribuzione ai figli di un cognome che tenga conto della discendenza dal lato materno e l’equiparazione della disciplina codicistica relativa ai figli, attualmente distinti dal codice vigente tra “legittimi” e “naturali”.

La Commissione ha scelto di anticipare l’esame del tema del cognome dei figli anche per offrire la collaborazione del Governo al lavoro che su questa materia il Senato sta svolgendo nella Commissione giustizia, presieduta dal senatore Cesare Salvi.
Dopo ampi approfondimenti, la Commissione si sta orientando per la soluzione del doppio cognome, formato dal primo cognome di ambedue i genitori, che saranno liberi di deciderne l’ordine all’atto del matrimonio. L’ordine rivestirà grande importanza: tutti i figli degli stessi genitori dovranno avere lo stesso cognome; tutti trasferiranno ai propri figli solo il primo dei due cognomi.

Per quanto riguarda il cognome dei figli adottivi e riconosciuti, la Commissione ha poi ritenuto di dover attribuire rilevanza alla volontà del minore che abbia compiuto il quattordicesimo anno di età ed ha affermato la necessità di sentire anche i più giovani in relazione alla loro capacità di discernimento.

Sui rapporti di filiazione, la Commissione proporrà che tra il figlio riconosciuto e i parenti del genitore che lo riconosce si stabilisca un rapporto di parentela, ciò che oggi è escluso dall’interpretazione data all’articolo 258 del codice civile.
Nello schema di provvedimento allo studio, la definizione vigente verrebbe sostituita da quella di figli nati nel matrimonio e fuori del matrimonio. Tale definizione, che supera la distinzione tra figli ‘legittimi’ e ‘naturali’, appare più conforme a quanto stabilito dall’articolo 30 della Costituzione.

Il Ministro delle politiche per la famiglia ritiene che il provvedimento potrà essere presentato alle Camere nel mese di gennaio.

Fanno parte della Commissione, tra gli altri, docenti universitari: il prof. Pietro Rescigno, il prof. Francesco Donato Busnelli, il prof. Tommaso Auletta, la prof.ssa Diana Vincenzi Amato, la prof.ssa Gabriella Elvira Autorino, la prof.ssa Rosanna Pane; magistrati esperti del settore minorile: dottor Pasquale Andria, dottoressa Gemma Tuccillo, dottor Giancarlo Pazé; avvocati e esperti del settore: avv. Teresa Maria Tonale e il consigliere Paolo Troiano.