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REACH: salvaguardato salute e ambiente

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Con il voto odierno, la Commissione Ambiente del Parlamento Europeo ha
riconfermato il sostegno all’obbligo di sostituzione delle sostanze tossiche
con alternative più sicure, ove disponibili, all’interno del REACH, la
proposta di regolamento europeo che dovrebbe portare a identificare ed
eliminare gradualmente le sostanze chimiche più dannose attraverso la
Registrazione, Valutazione e Autorizzazione delle sostanze chimiche
prodotte.
Un passo indispensabile, a giudizio delle associazioni che compongono il
Tavolo REACH (ambientalisti, medici, consumatori, lavoratori, sindacati),
per un’effettiva tutela della salute delle persone e dell’ambiente dalla
contaminazione chimica.

Le associazioni, inoltre, si congratulano per la decisione della Commissione
Ambiente che ha esteso a tutti i prodotti chimici l’“obbligo di diligenza”
(Duty of Care), che rende le industrie chimiche responsabili della sicurezza
dei loro prodotti. Positivo almeno quanto l’aver ristabilito il diritto dei
consumatori ad accedere alle informazioni sulle sostanze chimiche presenti
negli oggetti di uso quotidiano.

Ora, le associazioni invitano i Ministri e la Commissione Europea a
sostenere la posizione del Parlamento Europeo nei dibattiti delle settimane
a venire, sicuri del buon lavoro del relatore, l’italiano Guido Sacconi, che
certamente manterrà l’evidente volontà dei sul principio di sostituzione
Le forti pressioni esercitate finora dall’industria chimica hanno cercato di
indebolire il regolamento ma ora, aggiungono le associazioni, grazie anche
alla clausola di sostituzione, i decisori politici hanno l’opportunità
unica, rispetto all’attuale legislazione, di affermare il diritto
inalienabile alla salute e ad un ambiente salubre.

Il voto riflette il sostegno trasversale al principio della sostituzione e
riconferma la decisione presa dal Parlamento nel novembre scorso, posizione
finora ignorata dal Consiglio di Ministri d’Europa.
Dunque i membri del Parlamento Europeo, che rappresentano i cittadini
europei, non recedono sull’obbligo di sostituire i prodotti chimici ad alto
rischio con alternative più sicure, ovunque sia possibile: questo è un
messaggio inequivocabile per il Consiglio dei Ministri europei.

Questo obbligo legale è infatti essenziale sia per porre fine alla
contaminazione dei nostri corpi e all'accumulo delle sostanze nocive
nell'ambiente, che per stimolare la ricerca di alternative più sicure, dando
spazio ai produttori più innovativi, che costituiscono gli obiettivi chiave
del REACH.