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WWF: non esiste carbone pulito

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WWF: non esiste carbone pulito

ROMA – Per quanto avanzata la tecnologia, per quanto efficiente l’impianto a
carbone, le sue emissioni di CO2 sono superiori a qualsiasi altro
combustibile.

Il WWF, in accordo con la posizione del Ministro Pecoraro Scanio, chiede che
la Commissione predisposta per la preparazione del secondo piano nazionale
di assegnazione delle quote di emissione esca dall’attuale fase di stallo.

Mentre a Nairobi è in corso un summit mondiale sui cambiamenti climatici, in
Italia è ancora in discussione un meccanismo efficiente di regolazione delle
emissioni. Questo il paradosso che il WWF Italia riscontra nella settimana
in cui in Kenya il problema dei cambiamenti climatici è al centro dell’
agenda mondiale e tutte le fonti scientifiche sottolineano l’urgenza di
ridurre le emissioni di gas serra. ‘’E’ sconcertante constatare – spiega
Michele Candotti, Segretario Generale del WWF Italia- come il sistema
energetico nazionale non sia in grado di dotarsi di un sistema capace di
regolamentare le emissioni dei settori industriali e del settore
termoelettrico in particolare’’.

Il WWF, in accordo con la posizione espressa oggi dal Ministro Pecoraro
Scanio, chiede che la Commissione predisposta per la preparazione del
secondo piano nazionale di assegnazione delle quote di emissione esca dall’
attuale fase di stallo in qui si è arenata. Il Piano Nazionale di
Assegnazione, nonostante l’apertura di una procedura d’infrazione da parte
della Commissione Europea, risulta infatti ancora bloccato in Commissione
per effetto di lobby legate al carbone.

‘’Il carbone pulito in termini di emissioni di gas serra – aggiunge il
Segretario Generale del WWF Italia- non esiste. Per quanto avanzata la
tecnologia, per quanto efficiente l’impianto le sue emissioni di CO2 sono
superiori a qualsiasi altro combustibile e più del doppio di una centrale a
gas. Il meccanismo dell’Emission Trading si basa sulla distribuzione
attraverso un piano di assegnazione nazionale agli impianti di quote, ovvero
diritti di emissione, a titolo gratuito. Gli impianti a carbone, nonostante
perseverino a dichiararsi puliti, vogliono un’allocazione gratuita più che
doppia rispetto agli impianti a gas a parità di kWh prodotto. E’ questo,
apprendiamo dalle dichiarazioni del Ministro Pecoraro, il nodo sul quale si
è arenata la versione definitiva del Piano di Assegnazione’’.
Il WWF ricorda che nel settore termoelettrico la distribuzione di quote a
titolo gratuito determina una rendita per il gestore dell’impianto di
produzione di energia elettrica e che in regime di concorrenza, il prezzo
finale dell’energia elettrica rimarrà lo stesso indipendentemente dal volume
di assegnazione delle quote ai singoli impianti. Il WWF esprime perplessità
sull’ assegnazione di più quote agli impianti a carbone, rispetto ad
impianti più efficienti nell’abbattimento delle emissioni.
‘’ Ribadiamo -conclude Michele Candotti- l’urgenza di consegnare in
Commissione un Piano nazionale che rispetti criteri di allocazione
efficienti e finalizzati all’obbiettivo di riduzione delle emissioni per il
paese e non studiati a tavolino per favorire le lobby del carbone’’.