AREZZO – "E' fondamentale non vedere responsabilità solo da una parte. Peccato, quindi, che nella vicenda di lunedì mattina agli sportelli dell'ufficio anagrafe del Comune, qualcuno abbia voluto vedere solo una faccia della medaglia, ovviamente la più semplice". Inizia così la nota diffusa dal Comune di Arezzo in risposta ad un articolo apparso su un giornale on line. "Le precisazioni che ci sentiamo in dovere di fare non vogliono certo evitare le critiche per problemi che si possono registrare, ma le riteniamo doverose. In primo luogo gli sportelli aperti non erano 2 ma 6, tenuto conto che 3 erano dedicati unicamente alle carte d'identità. Erano quindi attivi il numero massimo di sportelli che gli spazi a disposizione degli uffici consentono. Le code di questo periodo sono dovute anche alla consuetudine dei cittadini di procedere al rinnovo del loro documento di identità nei giorni immediatamente precedenti la scadenza quando, in realtà, potrebbero farlo già molti mesi prima della stessa, esattamente sei. Nella comunicazione che inviamo direttamente a casa specifichiamo infatti che il rinnovo può avvenire anche prima della scadenza e ricordiamo ai cittadini che nei mesi estivi, in procinto delle vacanze, l'ufficio registra numerosa affluenza di pubblico. Ridursi quindi agli ultimi giorni, quando questi coincidono con i mesi di luglio ed agosto e le tradizionali vacanze, genera inevitabilmente un sovraccarico di richieste. Infine è utile precisare che se la signora citata nell'articolo apparso su Arezzonotizie.it, non ha seguito con la dovuta attenzione la sequenza dei numeri del display e ha perso il proprio turno, è evidente la non imputabilità di questa circostanza al personale dell'ufficio che non avrebbe certo potuto esimersi dal rispetto di un ordine numerico a tutti conosciuto".