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ACI: chiede la patente a 16 anni

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ACI: chiede la patente a 16 anni
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RIVA DEL GARDA – Formazione degli automobilisti più giovani e innalzamento degli standard di sicurezza della rete stradale sono le priorità da affrontare nella lotta agli incidenti che costano la vita ogni anno a 5.400 persone in Italia. E’ quanto emerge dalla quinta edizione del SISS – Salone Internazionale della Sicurezza Stradale, organizzato dall’ACI, che si è aperto stamane a Riva del Garda.

Potenziamento dell’educazione stradale nelle scuole, esame pratico per il conseguimento del patentino per i ciclomotori e adozione anche per esso del sistema dei punti, corsi di guida sicura obbligatori nei primi tre anni per i neo-patentati, condotta accompagnata a 16 anni per i futuri automobilisti sono i provvedimenti più urgenti che il Segretario Generale dell’ACI, Ascanio Rozera ha indicato, nel corso della cerimonia inaugurale, “per fare fronte ad una situazione che ormai rappresenta una vera è propria emergenza”.

In particolare, nel corso dei lavori del prima giornata, l’ACI ha sottolineato che ben il 30% degli incidenti (oltre 75.000 sinistri) è imputabile a un neo-patentato. Questo, dimostra la necessità di prevedere un periodo di “apprendistato al volante” di almeno due anni per i più giovani con l’affiancamento in auto di un genitore. Solo così il neo-automobilista può prendere contatto con il complesso sistema di regole e di comportamenti della strada, accumulare esperienza e, con l’ausilio di un tutor autorevole e riconosciuto, affrontare in sicurezza il primo approccio alla guida.

Un simile provvedimento accrescerebbe la responsabilità dei genitori al volante, quanto mai necessaria dal momento che il 75% dei giovani che causano oggi un incidente ha un genitore autore di un sinistro.

L’ACI ha poi fatto riferimento al programma quadriennale che è stato avviato con il progetto “Obiettivo 2010, un traguardo per la vita”, che mette al centro una politica di investimenti sul fattore umano per la sicurezza stradale, nella prospettiva di un dimezzamento delle vittime della strada entro il 2010, in aderenza alle direttive dell’Unione Europea

Con questo progetto, di cui è parte integrante il Salone Internazionale della Sicurezza Stradale organizzato a Riva del Garda, l’ACI richiama l’attenzione anche sull’importanza dell’innalzamento degli standard di sicurezza delle strade. Lo stato delle infrastrutture, infatti, è una delle concause dell’incidentalità e deve essere oggetto di finanziamenti e provvedimenti da parte delle istituzioni. A tal fine l’ACI continua a sostenere la raccolta di firme sul sito www.aci.it per esercitare una forte pressione su ONU e G8 affinché spingano Governi e organismi internazionali ad adottare misure urgenti ed efficaci contro il devastante fenomeno dell’incidentalità stradale che conta ogni anno 1,2 milioni di morti nel mondo.