Home Attualità Ad Arezzo l’acqua dà alla testa più del vino

Ad Arezzo l’acqua dà alla testa più del vino

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AREZZO – “Le pesanti assenze nelle file della maggioranza, quando era prevista all’ordine del giorno del Consiglio Comunale la discussione di mozioni con argomento l’attuale gestione di “Nuove Acque” e i possibili scenari futuri del servizio idrico, sono sintomatiche: in realtà su un tema di questa portata, come su altri decisivi per la città tipo i rifiuti, la maggioranza non esiste e il Sindaco Fanfani dovrebbe prendere atto che rimane in sella solo perché nessuno vuole assumere il ruolo di becchino della sua Giunta.
È chiaro che da oggi l’intera Casa delle Libertà si sente legittimata a rappresentare proprio quei cittadini che a causa di “Nuove Acque” pagano bollette da record, in senso negativo: 355 euro che portano alcune famiglie, pensiamo agli anziani monoreddito, a dover scegliere se pagare l’acqua o l’affitto. E questo non è accettabile. Vogliamo dunque coinvolgere i cittadini anche tramite un referendum così come previsto dallo Statuto comunale per sentire la loro sul futuro del servizio idrico e renderli finalmente attori e non più passivi utenti.
Le assenze di stamani nella maggioranza sono criticabili perfino alla luce di precedenti come i pronunciamenti dei consigli comunali di Sansepolcro e Anghiari, amministrati rispettivamente dal centrodestra e dal centrosinistra, laddove su un argomento di tale natura hanno convenuto di pronunciarsi unanimemente su mozioni unitarie”.