Home Attualità Tecnologia ‘Articolo 6’ e protocollo di Kyoto

‘Articolo 6’ e protocollo di Kyoto

0
‘Articolo 6’ e protocollo di Kyoto

AREZZO – Protocollo di Kyoto, energie rinnovabili, cambiamenti climatici, pm 10, guerre e petrolio, cip6, conto energia,certificati verdi,libro bianco, crisi energetica, inquinamento ambientale, “ARTICOLO 6” DEL DECRETO LEGISLATIVO DEL 29 DICEMBRE 2003 n° 387 rivisto, corretto e approvato in commissione al senato, nella nuova versione in finanziaria 2007 ma non ancora in vigore.
Dei buoni propositi, conseguenze, dati di fatto e conclusioni.

“Dati di fatto”,
se non ci fosse un bisogno esasperato di assicurarsi quanti più giacimenti petroliferi possibili,ci sarebbero indubbiamente molte meno guerre, ci sarebbe innegabilmente molto meno inquinamento ambientale, ma non c’è nessun politico, mestatore o capo di stato che ammetterà mai questa palese realtà.
Cosciente del fatto che nella situazione mondiale corrente, dove i mezzi di trasporto, l’energia elettrica, termica e il commercio globale richiedono ingenti quantità di petrolio, attualmente è improbabile evitarne totalmente l’uso, ma comunque possiamo,grazie alla tecnologia,abbassarne drasticamente i consumi conseguentemente la richiesta e l’importanza economica, cause di discordie e di importanti conflitti,
e causa inoltre dell’inquinamento ambientale e di tutte le conseguenze che ne derivano.
Come qualcuno sa bene L’età della pietra non e finita perché sono finite le pietre, ma perché siamo semplicemente andati avanti, perché siamo progrediti.

Le conseguenze,
al quanto palese è lo sconvolgimento climatico, così evidente e tangibile perché in atto.
Conseguenze probabilmente non ancora preoccupanti ?
Conseguenze forse non ancora rilevanti ?
Ad oggi il parere d’esperti di fama mondiale è unanime, ne sintetizzo le conclusioni:
Necessario è che vengano quanto prima presi seri provvedimenti per la tutela del pianeta.
Il petrolio e i suoi derivati e il carbone sono i maggiori responsabili degli
sconvolgimenti climatici ormai in atto.
È tempo che la popolazione dell’intero pianeta ne prenda atto e sia pienamente cosciente del fatto è necessario non pensare più al petrolio o carbone come energie, ma come elementi altamente dannosi per la sopravvivenza del genere umano, e impellente quindi il bisogno di passare ad energie alternative evitando l’irreparabile, nutrendo la speranza che l’attuale situazione non sia già di per se irreparabile.
Per far si che tali provvedimenti siano quanto meno efficaci a lungo termine ed evitare danni irreversibili al sistema climatico ambientale terrestre è assolutamente indispensabile agire su scala mondiale,con estrema rapidità e decisione.

Buoni propositi,
il protocollo di Kyoto, il protocollo con il quale vari stati si sono presi l’impegno, Italia compresa, di ridurre l’inquinamento e riparare quanto prima a danni, comprovati, causati al pianeta terra.
Tale protocollo a generato piccoli e grandi progetti e ridato vita ad altri, tra i quali un decreto chiamato CONTO ENERGIA elaborato per incentivare l’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, attualmente l’Italia è ad una significativa svolta frutto di una “snervante battaglia” condotta da una miriade di associazioni, onorevoli,singoli cittadini, e persone di poco conto come me.
Manca ben poco al raggiungimento dell’obbiettivo mancano pochi centesimi di euro, quei centesimi che renderanno conveniente o meno ad i singoli cittadini, alle aziende, alla pubblica amministrazione, scuole e comuni l’installazione di tecnologie fotovoltaiche, eoliche, idroelettriche per la produzione di energia pulita, basterebbe usare semplicemente i fondi per altro disponibili, un po’ di cervello,”l’Onorevole” buon senso, leggere i rapporti sul cambiamento climatico le relative cause e conseguenze.

Le conclusioni,
riferite a CONTO ENERGIA sono in breve due.

Nella prima ipotesi;
Se come nel decreto che potrebbe essere erroneamente reso attuativo a breve, un kwh generato da un impianto fotovoltaico verrà remunerato ad una media 0.39 centesimi di euro avremo un rientro dei soldi spesi per la realizzazione dell’impianto stesso che si aggirerà attorno ad 11 anni, preso atto di quanto sopra
Continueremo semplicemente ad inquinare, perché nonostante le tecnologie, l’abbassamento del costo dei materiali, la disponibilità dei fondi, la comprovata e critica situazione climatica, nonostante gli accordi le intese, dopo aver calcolato ed individuato quale cifra destinare alle fonti rinnovabili, nonostante sono stati liberati i fondi CIP6 destinati negli anni scorsi, per motivi inconcepibili, persino agli inceneritori, nonostante tutto il resto e quanto di buono e stato fatto non ci è stata concessa una decente alternativa se non quella di continuare ad inquinare.

Nella seconda ipotesi;
Se il rientro economico della spesa sostenuta per la realizzazione di un impianto fotovoltaico piccolo o grande che sia si aggirerà attorno a i 5 anni un grande passo in avanti sarà fatto, per far questo è necessario remunerare tramite CONTO ENERGIA un kwh ad una media di 0.46 centesimi di euro e informare la popolazione di tali possibilità, così ogni singolo cittadino le industrie gli uffici pubblici le piccole imprese potranno dare vita ad una piccola o grande centrale elettrica, consumando energia non inquinante è abbassare notevolmente il livello d’inquinamento.
Questa non è la fine di una favola e realtà e scienza, sacrificio fisico ed economico, studio e impegno costante di una miriade di persone, scienziati, fisici, operai, retti politici, che assieme lavorano per il raggiungimento di un obiettivo per la tutela di noi tutti, augurandosi che non rimangono solo inutili progetti.
Forse non salveremo l’umanità, nessuno di noi ha poteri straordinari ma di certo limiteremo l’uso di sostanze dannose per la sopravvivenza del genere umano, animale e del nostro malandato pianeta Terra , se questo era l’obbiettivo signori, abbiamo, anche se in parte, la soluzione, adesso e necessario metterla pratica.
Noi tutti ci affidiamo al buon senso di chi ha il potere, augurandoci che la nostra intelligenza non venga offesa.
Questa breve riflessione scritta vuole essere al di sopra di ogni schieramento politico e priva di polemica, non sono volontariamente stati riportati calcoli matematici o di irraggiamento, non sono stati riportati calcoli dell’energia grigia e tutta la parte tecnica (cosa che faro volentieri quanto prima in un articolo dedicato) per semplificare la lettura.
Il tempo speso in queste poche righe sarà comunque ben speso se solo uno di voi prenderà coscienza di quanto riportato.

Articlolo scritto da: Fabrizio Benigni