AREZZO – “Il Valdarno rappresenta una grande forza economica – commenta il responsabile di zona di Cna, Massimo Malvisi. Ma ha un grande problema: non riesce a fare sistema a sufficienza per le esigenze del territorio. E quindi disperde le sue forze e riduce le sue potenzialità”.
Uno studio della Camera di Commercio evidenzia come nel comprensorio siano attive 8.207 imprese, il 23,9% del totale provinciale. In alcuni settori, la concentrazione è addirittura superiore: nella moda si arriva al 38,2% e nelle calzature al 55,3%. “E questo – commenta Malvisi – in un quadro di sviluppo di questo comparto con una crescita produttiva del 26,8% nel primo semestre del 2007 e con numerosi punti di forza per la nostra vallata. Pensiamo alla sua centralità geografica, alla presenza di una forte professionalità sia delle aziende che degli addetti, alla propensione all’export derivante anche dalla presenza di forte specializzazioni industriali”.
Ma non mancano gli elementi di criticità: la carenza di infrastrutture, sia stradali che tecnologiche; un terziario poco diffuso; bassi livelli di dotazione tecnologica delle imprese.
“E gli scenari futuri, previsti anche dalla Camera di Commercio, non sono incoraggianti – conclude Malvisi. Pensiamo alle alte quotazioni dell’euro, agli aumenti dei costi per le imprese, alle ripercussioni sul mercato del credito dalle crisi collegate al mercato immobiliare. In questa situazione – conclude il dirigente Cna – sono necessari due elementi: continuare nella politica del “fare sistema” e definire nuovi strumenti operativi nell’ottica di una governance coordinata”.