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Coldiretti: ‘giù le mani dalla qualità italiana’

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Coldiretti: ‘giù le mani dalla qualità italiana’

AREZZO – Giusti e apprezzabili. Così sono stati giudicati i motivi della mobilitazione promossa da Coldiretti dagli assessori provinciali Vasai e Cutini che, oggi, pomeriggio, presso la sede dell’organizzazione aretina, hanno incontrato gli imprenditori agricoli del territorio.
“Abbiamo giudicato necessario un confronto con l’amministrazione provinciale – ha affermato il Direttore di Coldiretti Arezzo, Angelo Corsetti, nell’aprire i lavori – poiché insieme abbiamo condiviso percorsi importanti per la tutela delle produzioni locali per la promozione di politiche territoriali di sviluppo. Per questo ci è parso giusto, in un momento di mobilitazione, coinvolgere gli assessori all’agricoltura e all’ambiente in questo dibattito”.
Il bisogno di arrivare quanto prima all’attuazione di provvedimenti vitali per la nostra agricoltura e per la salute dei consumatori; di rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine del prodotto per l’olio di oliva; di promuovere lo sviluppo delle agroenergie, favorendo la nascita di microcentrali alimentate con biomasse prodotte in zona ed evitando grandi impianti, dove si utilizzano prodotti di importazione, di elevato impatto ambientale e di scarso o nullo ritorno economico sul territorio.
Sono solo alcune delle necessità evidenziate durante l’incontro, necessità su cui fonda le sue radici la protesta di Coldiretti.
“Ritengo quanto mai opportuno, oltre che doveroso, prendere in seria considerazione le richieste avanzate dagli agricoltori – ha dichiarato l’Assessore alle attività produttive e all’Ambiente Cutini -. Sono richieste che reputo in larga parte ben motivate. A cominciare da quella sull'indicazione obbligatoria in etichetta dell'origine dei prodotti agricoli. Non c'è dubbio che per il nostro paese la sfida è quella della qualità e della tutela del "made in Italy". La politica, ai vari livelli, deve agevolare questi processi, che nel contempo vanno incontro alle attese del cittadino-consumatore e alle richieste dei mercati nazionali e internazionali”.
Nel suo intervento l’Assessore all’Agricoltura Vasai ha evidenziato l’importante legame che esiste tra il prodotto e il territorio di origine. “Le imprese agricole svolgono un importante ruolo di presidio. Le istituzioni devono impegnarsi per favorire, con politiche adeguate, le condizioni per la loro permanenza sul territorio. Così la provincia aretina – ha aggiunto Vasai – si è migliorata, fino a potersi presentare sul mercato con prodotti di qualità, elevandone il valore economico. Condivido dunque l’iniziativa di Coldiretti quando chiede l’attivazione di strumenti capaci di confermare e rafforzare questi primati”.
Nel concludere l’incontro, il Presidente di Coldiretti Tulio Marcelli ha ricordato che, domani, la Giunta di Coldiretti Arezzo incontra il Presidente della Provincia Ceccarelli e alcuni Sindaci della provincia. “A tutti chiediamo – ha dichiarato Marcelli – che, in qualità di rappresentanti delle forze politiche e istituzionali, facciano sentire la loro voce e creino le necessarie occasioni di ascolto e di interlocuzione. L'obiettivo è di ottenere risposte a questioni aperte da tempo, risposte che consideriamo indispensabili per mantenere la produzione agricola aretina a livelli di indiscusso primato, sia sotto il profilo del valore economico realizzato, sia sotto il profilo dell'innovativo patto fra consumatori, territori, produttori”. I dirigenti di Coldiretti hanno inoltre annunciato che incontreranno il Prefetto di Arezzo Francesca Adelaide Garufi, alla quale, insieme al documento, illustreranno anche le fasi organizzative in cui saranno impegnate le centinaia di imprese aretine che parteciperanno alla manifestazione, in programma l’11 luglio prossimo a Bologna.