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Confartigianato: allarme aumenti materie prime

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Confartigianato: allarme aumenti materie prime

AREZZO – Una sensibile variazione dei prezzi all’ingrosso degli ingredienti necessari a produrre pane, pasta fresca, pizza, pasticceria, gelato ed altri prodotti – che prevedono l’utilizzo di alcune materie prime specifiche – rischia di accrescere le difficoltà delle aziende medio-piccole che sono quotidianamente impegnate a fornire ai consumatori finali, prodotti con un giusto rapporto prezzo-qualità.
Gli aumenti su farine, grano, latte vaccino e suoi derivati, frutta, cacao, sono quelli che più di altri, risultano subito evidenti a chi acquista queste materie prime o semilavorati per la produzione alimentare, che riguarda come accennato anche generi di prima necessità quali il pane, la pasta, il latte fresco ed in polvere.
Le nostre aziende dice Fabrizio Piervenanzi, – Presidente Provinciale della Federazione Alimentazione di Confartigianato Imprese Arezzo – si sono sforzate fino ad oggi di assorbire il più possibile i rincari che nel corso dell’anno si sono registrati. Ciò, purtroppo non riguarda solo le materie prime, ma anche i costi relativi all’energia elettrica, al gas, all’acqua, che tanto peso hanno nelle nostre produzioni. Se a tutto questo aggiungiamo la pressione fiscale, – nazionale e locale – diventa sempre più difficile gestire con serenità, atteggiamento positivo e fiducia di sviluppi futuri, le attività che ci impegnamo a tenere in vita, con passione, determinazione e grandi sacrifici individuali.
E’ del tutto evidente e matematico – continua Piervenanzi – che per gli artigiani del settore, contenere i prezzi, a fronte di aumenti cosi significativi e generalizzati, significa ridurre i profitti delle Aziende. D’altronde, credo sia improponibile pensare di fare con il pane e la pasta, ciò che avviene per la benzina, e cioè ritoccare i prezzi anche settimanalmente!
Ciò detto ritengo che se questa lievitazione dei costi dovesse perdurare, è chiaro che non possiamo escludere ritocchi di listini anche prossimi, per molte produzioni. Naturalmente dovremo essere vigili anche a livello nazionale, al fine di denunciare eventuali manovre speculative attuali e future, relative ad aumenti ingiustificati o sospetti da parte dei Produttori di materie prime. L’acquisto di un qualsiasi bene o servizio, può essere rinviabile, ma nutrirsi no. Per questo reputo assolutamente doveroso da parte nostra, impegnarci – nei confronti dei Consumatori – a percorrere tutte le strade possibili, seppur difficili, per contenere al minimo gli eventuali ritocchi dei prezzi, senza naturalmente abbassare i parametri della qualità.