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Diossina: la eco-miss italiana solleva il caso Taranto a Manila

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Diossina: la eco-miss italiana solleva il caso Taranto a Manila

MANILA – Anche l'Italia ha la sua eco-miss per l'Ambiente: si chiama Bernadette Mazzù, 22enne messinese, reduce dalla partecipazione nelle Filippine a Miss Earth 2007.
La rappresentante italiana, scelta dalla Royal Communication di Bruno Dalto durante la finale nazionale di Miss Motors 2007, disputata a Taranto lo scorso 16 settembre e condotta da Marco Liorni e Sara Tommasi, sarà la testimonial del concorso per alcune battaglie in favore dell'ambiente. In occasione della finale mondiale di Quezon City, Manila, la Mazzù ha puntato l'indice sulle emissioni di diossina nell'aria, che nella città di Taranto, location della finale di Miss Motors, toccano indici allarmanti a causa della presenza del più grande stabilimento siderurgico d'Europa, l'Ilva.
"Ognuna di noi ha portato con sé, dal proprio Paese, un messaggio ed un'idea – afferma Bernadette – ed io ho preso spunto da Taranto, la splendida città che ha ospitato la finale nazionale di Miss Motors. Un mare cristallino, la gente calorosa e la crociera tra i due mari sono ricordi indelebili, ai quali però – ha osservato – faceva da contraltare la terrificante visione di una schiera di ciminere di uno stabilimento siderurgico che quasi facevano da quinta, insieme con la loro fitta coltre di fumo nero, alle scenografie del palco allestito al Molo Sant'Eligio". Insomma, una partecipazione-denuncia con lo scopo di sensibilizzare le istituzioni per affrontare le problematiche ambientali. Ma già il presidente della Commissione europea, Manuel Barroso, al quale sono stati inviati i suggerimenti delle "eco-miss", durante i lavori del 20° World Energy Congress in corso a Roma, ha assicurato di voler accelerare lo sviluppo delle tecnologie per il carbone pulito come quella del sequestro della C02.