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Il punto sul progetto “Extreme”

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AREZZO – "Percorsi sperimentali di occupabilità per situazioni di disagio estremo". E’ questo l’argomento del seminario "Extreme" che si svolgerà venerdì 14 settembre presso la Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, a partire dalle ore 10. La CNA Provinciale di Arezzo e Caritas diocesana hanno organizzato la mattinata in collaborazione con la Provincia, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa con gli assessorati alle Politiche sociali e alla Formazione professionale e Lavoro, la Caritas Italiana e la Cisl. Dopo la registrazione dei partecipanti sarà la volta di Andrea Sereni, CNA Arezzo, e Suor Rosalba Sacchi, Caritas diocesana aretina, per il benvenuto e l’apertura dei lavori, i quali inizieranno con le parole di Mirella Ricci, vicepresidente della Provincia. Seguiranno gli interventi di Simona Micheli e Barbara Bennati, CNA Nazionale e Arezzo, Paolo Pezzana e Andrea Dalla Verde, Caritas Italiana e diocesana aretina. L’intervento dell’assessore provinciale Alessandra Dori sarà preceduto da alcune testimonianze, mentre a Romano Benini, CNA Nazionale, il compito di chiudere il seminario. Con il progetto "Extreme", di cui CNA è capofila, si è conclusa la sperimentazione nella provincia di Arezzo di un nuovo modello finalizzato all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o in stato di povertà estrema. Il progetto è nato per favorire l’inclusione nel mondo del lavoro di persone che esprimono varie forme di disagio e marginalità, in particolare legate a difficoltà economiche familiari o d’integrazione, e ha previsto un tirocinio formativo della durata di 240 ore, utile a migliorare le capacità lavorative dei partecipanti e creare le giuste condizioni per l’inserimento dei soggetti più deboli nel mercato del lavoro. I sei candidati, selezionati attraverso i centri di ascolto della Caritas diocesana, hanno svolto il loro tirocinio presso altrettante aziende selezionate dalla CNA.