Usare i materiali più vari è diventato un fenomeno frequente nel panorama dell'arte contemporanea. Sulla scia di Picasso e di Marcel Duchamp, i quali riuscirono a far tremare le concezioni rigide del bello e dell'arte all'inizio di questo secolo presentando nelle loro mostre oggetti d'uso (parti di biciclette, ferri da stiro, ecc.) sono nate diverse correnti artistiche. L'arte di Ciro si inserisce in questo tipo di creatività, pur con forti connotati personali. Il modo di concepire e realizzare le sue opere dimostra chiaramente come egli non intenda seguire una determinata scuola, bensì quanto gli viene suggerito dalla sua naturale sensibilità artistica. Il punto di partenza delle creazioni di Ciro, (come firma Roberto Cipollone le sue opere – alludendo al re persiano famoso per il rispetto portato alle tradizioni dei popoli da lui sottomessi) è ciò che la natura e il lavoro dell’uomo hanno creato. Egli cerca di cogliere e svelare ciò che l'oggetto è in se stesso, al di là della funzione che ha. Le opere di Ciro aiutano ad indagare con gli occhi del bambino sulle radici del nostro passato, sugli archetipi che ci portiamo dentro spesso soffocati dalle troppe immagini inquinanti che hanno contaminato la purezza del nostro sguardo e ci hanno tolto la capacità di stupirci delle cose più semplici.

Dal 1982 realizza numerose Personali in Italia, Germania, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Austria: dal Parlamento Europeo

alla Galleria Connoisseur di Hong Kong passando per la Borsa di Istambul in Turchia.

Dal 1991 gli vengono commissionati lavori di arredo sacro e interventi di recupero d'ambiente, sia in Italia che all'estero.

…Io cerco solo di far narrare all’oggetto quelle umili storie non ancora raccontate…
sabato 21 aprile ore 18.00 presso la Libreria Universitaria Leggere
v.le cittaini 21 – info 05751822594