AREZZO – 220 per 100 centimetri: un piccolo spazio ma nel quale trova posto la storia di Arezzo. In esso Gianni Brunacci e Franco Paturzo hanno pazientemente ricostruito la cittadella medievale di Arezzo, quella precedente alla costruzione della Fortezza Medicea ed all’interramento dell’ovale del Prato.
“Abbiamo realizzato un sogno di Franco Paturzo – ricorda Gianni Brunacci. E cioè rendere visibile la cittadella scomparsa che era sul colle di San Donato. E della quale non è rimasto praticamente nulla”.
In termine di edifici e di mura. Ma non in termini di dipinti, affreschi, documenti. E su questi Paturzo ha lavorato per mettere Brunacci nelle condizioni di ricostruirla prima sul computer e poi sul plastico.
“Il risultato – commentano i curatori della mostra – è storicamente credibile in quanto la collocazione degli edifici, delle strade, delle piazze e delle chiese è ben ponderata”.
La mostra nell’atrio d’onore del Comune non comprende solo il plastico architettonico, perfettamente realistico, ma anche foto e rappresentazioni grafiche che documentano il lavoro di costruzione del modello e la collocazione della cittadella nell’ambito urbano, sia del tempo di allora che di quello odierno. La mostra è completata dalla documentazione per immagini e volumi della città di Arezzo in epoca comunale e da un video di presentazone del lavoro svolto. “E che trova – commenta il Sindaco Giuseppe Fanfani – il grande apprezzamento dell’Amministrazione comunale ed il riconoscimento della città. Un lavoro faticoso che testimonia non solo professionalità e passione per la ricerca ma anche un grande amore per la città”. Un giudizio condiviso dall’assessore alla cultura, Camillo Brezzi: “un grande lavoro che sta suscitando anche l’interesse delle scuole e che è stato reso possibile anche dalla collaborazione della Soprintendenza e della Biblioteca della città di Arezzo”.

La mostra “Arezzo, 1353 – La Cittadella Scomparsa” rimarrà aperta in orario pomeridiano fino al 27 gennaio 2008.