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Le cellule staminali celebrali: verso la sperimentazione clinica

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Le cellule staminali celebrali: verso la sperimentazione clinica

ROMA – In occasione del Convegno sulle cellule staminali, i protagonisti della materia hanno fornito aggiornamenti relativi allo stato dei lavori in corso presso la ‘Banca delle Cellule Staminali di Terni’ – struttura disegnata per conformarsi alle più recenti e restrittive regole europee e mondiali di manipolazione cellulare per la produzione di cellule staminali cerebrali umane – per la Terapia Cellulare nell’ambito della Ricerca sulle malattie neurodegenerative (in primis Sclerosi Laterale Amiotrofica

La ‘Banca delle Cellule Staminali di Terni’, inaugurata ufficialmente nel luglio 2006 è sostenuta dalla Fondazione Cellule Staminali, i cui soci fondatori sono l'Istituto Superiore di Sanità, la diocesi di Terni Narni Amelia, la Fondazione Carit e il Comune di Terni e da Neurothon Onlus, e ha come obiettivo principale quello di divenire una struttura di ricerca e di laboratorio avanzatissima ed in grado di generare cellule cerebrali umane certificate per uso clinico secondo la normativa europea vigente ed in regime di "good manifacturing practice" (GMP). L'Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni ospita quindi una struttura operativa di laboratori deputata all'isolamento, moltiplicazione, caratterizzazione e bancaggio di cellule staminali del cervello umano.

All'interno della "Banca delle Cellule Staminali Cerebrali" vengono coltivate ed espanse cellule staminali isolate dal Sistema Nervoso Centrale (SNC) di feti umani abortiti spontaneamente. Da un singolo aborto spontaneo si possono generare decine di milioni di cellule, utili per il trapianto a fini terapeutici e sufficienti a trattare numerosi pazienti.

Infatti le cellule coltivate danno origine alle cosiddette linee di cellule staminali cerebrali umane, che si riproducono continuamente e che vengono poi selezionate e congelate in attesa dell’utilizzo nelle varie cliniche. Le cellule vengono inoltre generate in accordo ad un regime di produzione e controllo, nonché certificazione che le qualificherà come "clinical grade" e quindi utilizzabili su pazienti. La banca delle cellule staminali di Terni, iniziata la produzione delle cellule, sta procedendo ora all’ottenimento dei requisiti di cui sopra, ottenuti i quali si potrà procedere all’utilizzo in ambito di sperimentazione clinica.

L’incontro di ieri presso l’Istituto Superiore di Sanità, sarà l’occasione per iniziare a delineare le linee guida per la redazione di un prossimo protocollo di sperimentazione clinica del progetto scientifico “L’Officina del Cervello”, rivolto a patologie neurodegenerative quali Sclerosi Laterale Amiotrofica o le malattie genetiche infantili a base metabolica.

Mentre queste patologie, per la loro inevitabile letalità ed assenza di cure, rappresentano il primo obiettivo operativo della Banca delle Cellule Staminali Cerebrali, quello che si verrà a costituire all’interno della medesima è l’allestimento di un campionario di linee staminali cerebrali umane, il più ampio possibile. La disponibilità di linee cellulari da diversi donatori e con caratteristiche e proprietà peculiari, potrà garantire l’utilizzo di queste linee cellulari anche in altre malattie neurodegenerative, nelle lesioni spinali e in quelle post-ischemiche, a solo titolo d’esempio. In questa prospettiva, la Banca delle Cellule Staminali Cerebrali si renderà disponibile, in una seconda fase e previa valutazione etica a scientifica da parte di appositi comitati interni, a fornire le proprie linee cellulari ai gruppi clinici che ne facciano richiesta al fine di avviare nuovi protocolli di sperimentazione clinica ed a estendere l’uso delle cellule staminali cerebrali umane al più ampio spettro di malattie neurologiche possibile.