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No all’ampliamento della Chimet

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AREZZO – “La Chimet spa di Badia al Pino è già oggi il più grande inceneritore di rifiuti pericolosi della Toscana e fra i più grandi d’Italia”. Così esordisce un’interrogazione del gruppo consiliare di Rifondazione Comunista al Comune di Arezzo. Specialmente nel 2006, proseguono Paolucci Bianchi e Rossi “per un certo periodo di tempo la Chimet ha emesso in atmosfera diossine e furani in quantità 5 volte superiori al limite di legge”. E si tratta di un’azienda “a soli 2 km circa dal confine con il comune di Arezzo”.
I consiglieri interrogano così l’assessore all’ambiente chiedendo “se il comune di Arezzo sia stato mai informato circa gli episodi di emissione di diossine e furani nell’anno 2006” e se in futuro ritenga o meno necessaria questa informazione “al fine di prendere i provvedimenti necessari per la tutela della salute dei propri cittadini”.
Per quanto riguarda infine la recente richiesta di ampliamento avanzata dall’azienda, i tre consiglieri ritengono che “se accolta anche parzialmente, potrebbe avere potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute”.