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No Open Source? No HP

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AREZZO – Sistemi operativi “Open Source” per le infrastrutture informatiche del Comune e per lo sviluppo del locale sistema ITC: è quanto l’assessore all’Innovazione Tecnologica Ilario Nocentini sostiene e sta attuando ad Arezzo ritenendo questa scelta un elemento strategico per contribuire allo sviluppo economico locale.
In sostegno di questa convinzione, a seguito di alcune segnalazioni di cittadini in merito alla commercializzazione da parte della Società HP Italia di portatili in abbinamento obbligatorio con un sistema operativo proprietario, l’assessore ha preso open office e tastiera e ha scritto all’Ufficio relazioni con le Istituzioni della Società.
L’oggetto della comunicazione “richiesta chiarimenti sulla vostra politica commerciale relativamente ai computer portatili”.
Il testo “inoltre i vostri rivenditori sostengono che qualora l’acquirente decida di sostituire il sistema operativo proprietario con uno “Open Source” questo farebbe automaticamente decadere la garanzia”. L’assessore insiste poi “non si capisce come mai un cliente, sia esso privato, azienda o ente pubblico, sia obbligato ad acquistare insieme al computer anche un sistema operativo che poi non desidera usare ma dovrà, anzi, disinstallare. Inoltre ritengo che un cambiamento di sistema operativo non possa essere in alcun modo causa di decadenza della garanzia, visto che la stessa è sull’hardware e non sul software”.
L’Amministrazione si riserva quindi, nel caso in cui tale politica commerciale venga in sostanza confermata dalla Società HP, di fare scelte a garanzia dell’Ente e del diritto di scelta dei cittadini. Nello specifico il Comune sospenderà l’acquisto dei portatili prodotti dall’Azienda in questione, segnalerà al Consorzio Nazionale Informatica Pubblica Amministrazione tale situazione con la richiesta di invitare anche le altre amministrazioni pubbliche a fare la medesima scelta. Della questione saranno inoltre avvisati gli organismi antitrust nazionali ed europei.