Home Attualità OCM Tabacco: dall’UE troppa incertezza per i nostri produttori

OCM Tabacco: dall’UE troppa incertezza per i nostri produttori

0
OCM Tabacco: dall’UE troppa incertezza per i nostri produttori

SANSEPOLCRO (AR) – «Rilanciare la filiera del tabacco creando i presupposti per consentire agli agricoltori di continuare la loro attività con una giusta remunerazione e valorizzando il loro impegno». Questi gli obiettivi principali da intraprendere nel settore del tabacco in Toscana alla luce della nuova riforma Ocm lanciata da Bruxelles. A dirlo il Presidente della Cia Toscana, Giordano Pascucci, nel corso di un incontro organizzato dalla Cia di Arezzo svoltosi questa mattina a Sansepolcro (Ar) nel cuore di una delle zone con il maggior numero di produttori di Kentucky, la qualità più pregiata che permette tra l’altro la produzione del blasonato sigaro Toscano.

«La nuova Ocm e i prezzi pagati ai produttori – ha affermato Pascucci – non riescono a far fronte alle ingenti spese di coltura, di raccolta ed essiccazione, di remunerazione adeguata della manodopera stagionale, delle spese di stoccaggio e di trasporto del prodotto. Occorre dunque individuare altre strade e portare avanti opportune iniziative per dare sostegno a uno dei settori più importanti per la nostra regione e per puntare alla produzione della qualità che da sempre contraddistingue la scelta dei nostri agricoltori». «La qualità Kentucky – ha continuato Pascucci – dovrà essere uno dei punti di forza delle nostre produzioni e per questo chiediamo accordi di filiera che coinvolgano anche il mondo della trasformazione oltre a una partecipazione attiva da parte degli enti pubblici toscani».

“Il tabacco nella Provincia di Arezzo: le possibilità per un futuro di certezze economiche”. Questo il tema del dibattito che ha visto coinvolti numerosi esponenti nazionali del settore per fare il punto della situazione sul futuro per gli agricoltori coinvolti. «Il settore attualmente sta scontando una crisi strutturale da non sottovalutare – ha affermato nel suo intervento il Presidente della Cia di Arezzo, Paolo Tamburini – per questo è necessaria una maggiore valorizzazione dell'associazionismo e della cooperazione che possa permettere maggiore assistenza ai produttori in questa particolare fase. Dal nostro ci aspettiamo una maggiore concertazione degli indirizzi di politica locale fra le associazioni di categoria in grado di garantire accordi di filiera più solidi che possano dare certezze ai nostri agricoltori impegnati in questo settore».

All’incontro hanno preso parte tra gli altri anche Roberto Vasai, Assessore all’Agricoltura Provincia di Arezzo; Francesca Calchetti, Vicepresidente della Comunità Montana locale. «Con questo spirito e su questi argomenti – ha concluso il presidente della Cia Toscana – si deve realizzare al più presto un tavolo regionale di discussione e confronto che rappresenti l’incontro tra tutti i componenti della filiera e che definisca ed approfondisca le strategie per lo sviluppo della tabacchicoltura regionale alla luce anche delle risorse previste dal nuovo Psr per favorire la riconversione del settore puntando sulla competitività delle imprese grazie alla valorizzazione della qualità del prodotto con la possibilità di chiedere il prolungamento del periodo transitorio dal 2009 al 2013, data prevista per la conclusione dell’intera riforma della Pac».

Il settore del tabacco rappresenta per l’agricoltura della provincia di Arezzo una significativa risorsa con oltre 300 aziende che coltivano annualmente più di 3 mila ettari per una produzione che si aggira intorno ai 50 mila quintali di prodotto. In Valtiberina si concentra il maggior numero di produttori. Qui sono presenti circa 200 aziende per oltre 500 ettari di terreni coltivati per una produzione annua di 12 mila quintali per un valore che si aggira intorno ai 7 milioni di euro.