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Provincia di Arezzo: tante iniziative per non dimenticare

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Provincia di Arezzo: tante iniziative per non dimenticare

AREZZO La Provincia di Arezzo commemora il Giorno della Memoria con numerose iniziative tutte legate dal filo rosso della deportazione e dell’Olocausto. Ad illustrare il programma delle celebrazioni è stata, questa mattina, l’assessore provinciale alla Cultura Emanuela Caroti , in occasione dell’inaugurazione mostra documentaria "Quelli che per primi dissero di no" che tratta della deportazione dei militari dopo l’8 settembre 1943. "Non solo il ricordo del male – ha spiegato l’assessore Caroti – ma anche quello del bene come barriera alla banalizzazione del male. Oltre alla celebrazione, proponiamo approfondimento, riflessione, testimonianze sullo sterminio degli ebrei e, con questa mostra e col dibattito, sulle deportazioni dei militari e dei politici italiani nei campi di lavoro tedeschi: furono loro quelli che per primi, appunto, dissero di no." La mostra, allestita presso la sala espositiva di via Guido Monaco n.17, resterà aperta fino al 16 febbraio tutte le mattine dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.30 e nei giorni di martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. Sempre il tema della deportazione dei militari dopo l’8 settembre sarà approfondito nella conferenza dibattito del 1 febbraio, dove alle 17.30 in sala dei Grandi si confronteranno anche Nicola Labanca, docente dell’ateneo senese e Bruno innocenti che porterà la sua esperienza di ex internato militare. Altre testimonianze personali arricchiranno l’ulteriore appuntamento che fa parte delle celebrazioni provinciali del Giorno della Memoria, la presentazione del libro di Paolo Ciampi ‘Un nome". L’opera, che sarà presentata nel Palazzo della Provincia il 29 gennaio alle 17.30, racconta la storia di Enrica Calabresi, ebrea, giovane e brillante scienziata in anni in cui era per le donne difficile perfino accedere all’istruzione superiore, che si uccise nel carcere di Firenze per sfuggire alla deportazione. Insieme all’autore, all’assessore Caroti e al professor Ivano Tognani dell’Università di Siena, a portare testimonianze delle persecuzioni razziali, condividere ricordi e riflessioni ci saranno anche Francesco Calabresi, nipote della protagonista, Giorgio e Ada Algranati che giungeranno appositamente da Israele, e Marco Maestro, alunno della Calabresi. La prefazione del libro è scritta invece da un’altra ex alunna, la nota astronoma Margherita Hack. A questie iniziative si aggiunge il tributo della Rete Teatrale Aretina, che dedica spettacoli e concerti proprio al tema della memoria e della Shoah. "Il teatro è sempre stato parte integrante della Giornata della Memoria – ha sottolineato per la Rete Teatrale Aretina Gianfranco Pedullà – le proposte sono come sempre di grande qualità e suggestione, basti pensare alla performance che domenica prossima si terrà all’ex campo di internamento fascista di Renicci. Impossibile ricordare i nove appuntamenti che si susseguiranno fino al prossimo 3 febbraio, per il programma si rimanda al sito della rete teatrale aretina o a quello dell’amministrazione provinciale www.provincia.arezzo.it".