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Tecnologie del passato e tecnologie del futuro

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Tecnologie del passato e tecnologie del futuro

AREZZO – Il Comune di Arezzo, l’Associazione “il MONDO in CASA” che gestisce il Museo dei Mezzi di Comunicazione di Arezzo, in occasione del secondo anniversario dell’apertura del Museo dei Mezzi di Comunicazione, del ventennale della prima mostra “il MONDO in CASA” realizzata nel 1987 nei locali del palazzo comunale di Arezzo e del settantesimo anniversario della morte di Guglielmo Marconi, avvenuta il 20 luglio 1937, organizzano, per sabato 15 dicembre, dalle ore 10, una giornata di studio, presso l’auditorium “Aldo Ducci” di Via Montetini con interventi di vere e proprie autorità nel campo della storia delle telecomunicazioni, provenienti dall’estero e da più parti d’Italia.
Per l’occasione verrà realizzata una mostra retrospettiva con foto dell’esposizione del 1987. Da essa doveva nascere il “Museo della Radio” per il quale il Sindaco Aldo Ducci fece preparare il progetto che sarà esposto assieme ad altro materiale oramai storico per la nostra città. L’esposizione, allestita all’interno del Museo dei Mezzi di Comunicazione, resterà aperta fino al 15 Gennaio 2008. Oltre a quest’ultima, saranno visitabili, all’interno dei locali del museo, apparecchiature militari messe a disposizione del gruppo amatoriale aretino dell’Associazione CISAR e impianti primitivi di radiotelegrafia marconiani e di televisione, anch’essi funzionanti, messi a disposizione dai soci dell’Associazione Italiana per la Radio d’Epoca, gruppo di Firenze.
Giovanni Manneschi, Presidente della ditta CEIA s.p.a. di Arezzo, attiverà una stazione ricetrasmittente di radiotelegrafia del tipo di quella che utilizzò Guglielmo Marconi nel suo primo esperimento di comunicazione telegrafica senza fili; l’ing. Massimo Gallorini illustrerà poi la moderna tecnica del sistema di trasmissioni olografica (visione tridimensionale), con dimostrazioni pratiche che affiancheranno quelle della prima televisione del 1926.
Per l’occasione, dalle 10 alle 17, ingresso gratuito per la cittadinanza al Museo dei Mezzi di Comunicazione.