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Trasfigurazioni: la personale di Valentina Ricci

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Trasfigurazioni: la personale di Valentina Ricci

Il Centro Culturale ArtCamera in collaborazione con Coffee O'Clock e "Ass. Culturale Onlus Mecenate" presenta

Mostra di arte figurativa personale
"Trasfigurazioni"

Presentazione e cura di Rita Carioti

Recenzione critica Prof. Massimiliano Badiali


Espositore Valentina Ricci

L'inaugurazione della mostra si terrà:

Sabato 9 Giugno 2007 alle ore 18:00
c/o Coffee O'Clock – Corso Italia, 184
Arezzo

La mostra rimarrà aperta fino al 7 luglio 2007 tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 20:00

Per ulteriori informazioni 0575 – 23171 – [email protected]

Valentina Ricci nasce a Siena nel 1974. La passione per la pittura scaturisce sin da bambina quando inizia a disegnare sulle pareti della propria casa, creando non pochi disagi familiari. Si diploma all’Istituto di Arte di Siena. Dopo la maturità mette temporaneamente da parte i pennelli e si iscrive alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena indirizzo Conservazione dei Beni Culturali. Durante gli studi universitari dipinge meno in quanto impiega le proprie energie nello studio della Storia dell’Arte. Terminata l’Università si immerge in un frenetico periodo di attività pittorica, sentendo l’esigenza di mostrare il suo lavoro al pubblico. Alcune delle sue opere figurano nel sito: www.informagiovaniroma.it nella rosa dei primi 100 giovani pittori. La sua produzione pittorica subisce fasi alterne di periodi in cui crea quadri di pura rappresentazione figurativa e periodi in cui realizza quadri astratti intrisi di vari materiali matrici. Attualmente fonde le due tecniche e restituisce raffigurazioni in cui sono inseriti ritagli di fotografie, fiori e foglie secche, lustrini, legni, sabbia, pietre ed altro con la fusione dei quali restituisce un linguaggio ricco di simbologie allegoriche o paradossali. “ L’uso dei lustrini è una costante dei miei ultimi quadri…mi attrae il loro scintillio, la loro frivolezza e amo contrapporli a raffigurazioni drammatiche…”
L’arte è per Valentia Ricci una costante, sia che la crei lei stessa, o che ne tragga continuo nutrimento dalle varie mostre che visita in differenti città di Italia, o collaborando in una associazione alla realizzazione di eventi: “Per me l’Arte è vita. Nell’arte ho sempre cercato me stessa….l’Arte è paura, passione, amore, sofferenza…quando dipingo un quadro provo del dolore…quando ho terminato il lavoro è come una liberazione, uno svuotamento dell’anima”. Tra gli altri suoi primari interessi vi è il teatro e la lettura di libri gialli.

Rita Carioti

L’arte di Valentina Ricci è fortemente allegorica: ogni dipinto, specchio retorico della percezione esistenziale, propone una storia raccontata nel paese della fantasia. Le immagini, le figure, le nature morte sono inserite all'interno di un immaginario naïf, dove il colore ha una funzione istintiva primaria e diviene dinamismo costruttivo al linguaggio della pittura. I dipinti si stagliano sul confine di due iperurani figurativi: l’Iperrealismo e il Transasttrattismo. Nei quadri iperrealisti se le immagini possiedono un ruolo fatale, in quanto divengono spettacolo di percezione e strumento di provocazione, è il colore ad assumere una valenza simbolica: il cromatismo di questi dipinti, infatti, rievoca il cartone animato e il fumetto (Vortice di modernità) o la pop art (Torre iconografica) e appare hollywoodiano, fiabesco e disneyano. Anche la tecnica pittorica presenta immaginazione e sincretismo di ritagli stilistici ( collage, olio ecc.). Nei quadri transastrattisti (Natura morta) i colori si stemperano, e compaiono elementi di richiamo classico. I quadri dell’artista esprimono la qualità nel loro essere superficie informativa di segni e di colore. I dipinti di Valentina Ricci sono accumulazione e stratificazione di oggetti e segni dell’immaginazione: restituzione in tela di una realtà allegorica e iperrealista .

Prof. Massimiliano Badiali