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Vacanze e cene degli italiani ora riscaldate dagli agricoltori

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AREZZO – A cena in un ristorante che cucina e si riscalda in modo sostenibile, per gustare piatti tipici toscani? Ad Arezzo è possibile grazie al “Contracting – servizio calore dagli agricoltori”, un modello austriaco che è diventato realtà anche in Italia. Tra i primi esempi di questo tipo uno proprio in provincia di Arezzo dove un’azienda che opera nel settore del legno-energia ha installato un impianto a cippato e vende il calore ad un ristorante. Altro esempio quello di un’impresa agroforestale di Bellagio (Como) che fornisce il calore a privati ed ha in gestione la centrale termica a cippato a servizio delle scuole del Comune di Erba.

Gli agricoltori, dunque, in forma associata, non si limitano più a fornire la materia prima (in questo caso il cippato) ma forniscono e vendono direttamente calore a terzi, nella logica della filiera dal bosco all’energia. Il modello viene dalla Stiria ed è stato presentato ad Agrienergie 2007, la fiera in corso al Centro Affari di Arezzo, fino a domenica 6 maggio. Il servizio calore è pagato in funzione dei MWh erogati e contabilizzati. Si tratta di una delle tante opportunità che possono nascere da questo settore per l’agricoltura italiana. Tra gli obiettivi del progetto di Aiel quello di creare un sostanzioso aumento dell’uso di biomasse agroforestali e dell’integrazione del settore primario nel mercato energetico. In Istria il Contracting è partito dal 1995 con un primo progetto. Nel 2003 è stato inaugurato il 100esimo progetto in Stiria, nei pressi di Graz. 100 progetti che hanno portato in questi anni all’installazione di 10,5 MWt valorizzando 30mila msr di cippato forestale locale e creando ben 21 posti di lavoro nel settore.