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Viabilità: ultimata la variante di Levane

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Viabilità: ultimata la variante di Levane

AREZZO – La variante di Levane diventa realtà. "La svolta impressa con il passaggio delle competenze dall’Anas agli enti locali ha prodotto risultati che sono sotto gli occhi di tutti – , commenta il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli. Abbiamo infatti ultimato l’opera in anticipo di cinque mesi e potremo inaugurarla domenica 16 settembre". L’inaugurazione, come è giusto che sia, sarà anche un’occasione di festa per un territorio che, come spiega ancora il Presidente della Provincia, ottiene un risultato importante non solo per mobilità. "Oltre ad essere una risposta di elevato livello per la viabilità del Valdarno ed a rappresentare, di fatto, il primo lotto della nuova strada regionale 69 che proseguirà poi con il Ponte a Sud ed il nuovo tracciato, la variante consente anche un miglioramento della qualità della vita degli abitanti di Levane. Per la sua realizzazione c’è stata una grande collaborazione fra le istituzioni, Regione Toscana, Provincia di Arezzo e Comuni di Bucine e Montevarchi, che hanno affrontato insieme i nodi legati al suo finanziamento e le difficoltà che in corso d’opera si sono presentate. Oggi possiamo esprimere, quindi, una grande soddisfazione per questo risultato che diventerà tangibile per tutti a partire da domenica prossima, con un doveroso invito alla prudenza ed alla moderazione della velocità", conclude il Presidente della Provincia. I primi ad usufruire della variante, comunque, non saranno gli automobilisti ma i ciclisti visto che, in occasione dell’inaugurazione di domenica prossima, dopo il taglio del nastro previsto per le 18, l’arteria viaria sarà percorsa in bicicletta da tutti i presenti, autorità in testa. Nel centro di Levane ci saranno poi musica ed una cena in piazza. La variante ha una lunghezza di circa 3 chilometri, la carreggiata è larga 10,50 metri e vi sono presenti tre viadotti, uno sul torrente Ambra, uno sul borro della Quercia ed uno sul borro Poggiano di Rilanci. L’opera di maggior impatto è il viadotto sull’Ambra con una lunghezza di 169 metri su cinque campate. La variante ha comportato investimenti per oltre 10 milioni e mezzo di euro ed è stata realizzata dall’impresa Salini Locatelli Grandi Lavori. Anche i sindaci dei due Comuni interessati, Montevarchi e Bucine, non nascondono la loro soddisfazione. "La realizzazione della variante al centro abitato di Levane – afferma il primo cittadino di Montevarchi Giorgio Valentini – è la prima grande opera infrastutturale dal dopoguerra in poi, esclusa naturalmente l’autostrada. Per trovare un’opera simile occorre risalire al 1937 quando a Montevarchi fu costruito il viale Diaz. Si tratta anche del primo passo per arrivare alla realizzazione della nuova strada regionale che cambierà il volto della viabilità nel nostro Valdarno. Già da questo primo intervento comunque possiamo capire come oggi non si possa non pensare al Valdarno come ad un’unica città". Per il Sindaco di Bucine Sauro Testi "la variante al centro abitato di Levane è un’opera fondamentale per lo sviluppo del Valdarno, ma soprattutto cambierà la qualità della vita degli abitanti del centro storico di Levane in un’ottica di miglioramento e potenziamento dei servizi esistenti. E’ un’opera che, anche grazie al contributo del Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli e alla collaborazione tra gli enti, dimostra che anche per un progetto così importante e complesso si possono raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi previsti. Infatti la sua realizzazione è rimasta dentro i limiti dei tempi di appalto, cosa mai scontata negli enti pubblici", conclude Sauro Testi.