Parte con il Comune di Chitignano il progetto banda larga nelle zone rurali e montane della provincia di Arezzo. Nel comune casentinese, infatti, si è celebrato oggi il "Connectivity Day", il giorno nel quale è diventato operativo il progetto della Regione Toscana e della Provincia nato con l’obiettivo di eliminare il "Digital divide", e cioè l’emarginazione digitale che colpisce le famiglie e le imprese collocate nei territori geograficamente svantaggiati. Per questo la Regione Toscana ha ottenuto dalla Commissione europea, nel settembre 2006, l’autorizzazione ad erogare finanziamenti agli Operatori di Telecomunicazioni, attraverso una selezione di evidenza pubblica. "Per il progetto – spiega l’Assessore provinciale all’innovazione Gabriella Cecchi – sono stati stanziati 20 milioni di euro, 14 milioni a carico della Regione e 6 a carico delle Province. Nel gennaio 2007 è iniziato il percorso che ha portato alla redazione del bando regionale. secondo criteri, scelti dalla Regione, di neutralità tecnologica. Ogni operatore ha così potuto partecipare proponendo sue tecnologie e modalità di costruzione della rete, purché in grado di garantire la quantità e la qualità di banda fissata dall’avviso di selezione, nonché i prezzi più favorevoli per le famiglie e le imprese. Tutte le Province hanno partecipato a questo percorso, allo scopo di suddividere il bando secondo lotti provinciali, definiti sulla base di effettive esigenze socio-economiche. La Provincia di Arezzo – prosegue l’Assessore Cecchi – è stata particolarmente attenta e presente in tutta la fase di costruzione del bando regionale provvedendo in modo autonomo ad una ricognizione sull’entità e funzionalità dell’attuale rete Telecom, rivendicando la definizione delle priorità di intervento territoriale, fissando suoi criteri per garantire la banda larga agli edifici, alle strutture pubbliche e ad uso pubblico o comunque di utilità collettiva, dislocati nei territori d’intervento, e impegnando nel triennio 2007-2009 oltre 850.000 euro quale cofinanziamento che si aggiunge alle risorse della Regione per l’ambito aretino che ammontano a oltre 1 milione e 900 mila euro, allo scopo di garantire la totale copertura di rete entro il 2010. Una volta conosciuto l’esito del bando regionale, che ha aggiudicato i lotti di Arezzo, Lucca, Pistoia e Massa Carrara all’Eutelia di Arezzo, la Provincia ha attivato tutti i necessari contatti, coinvolgendo Eutelia, i Comuni e le Comunità montane interessati dalle infrastrutture, l’Arpat, L’Ente Parco delle Foreste Casentinesi e la Sovrintendenza, ed ha insediato un apposito gruppo tecnico che ha redatto delle linee guida, tenendo conto del complesso quadro giuridico che regola la materia, per semplificare e velocizzare le procedure di autorizzazione e concessione per gli impianti di rete e per ridurre i tempi burocratici di rilascio", conclude l’Assessore Cecchi. L’Amministrazione provinciale, a seguito di questi incontri, ha redatto una propria lista di priorità privilegiando i territori la cui popolazione non era in alcun modo servita, elenco che è stato recepito dalla Regione Toscana nel proprio bando di gara. Questa lista vede ai primi posti, oltre a Chitignano, i comuni di Montemignaio, Badia Tedalda, Pian di Scò, Talla, Cavriglia, Pratovecchio, Lucignano, Loro Ciuffenna, Sestino, Poppi, Bucine, Chiusi della Verna, Caprese Michelangelo, Castelfranco di Sopra, Pieve Santo Stefano, Castiglion Fiorentino, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Capolona, Anghiari, Subbiano, Cortona, Civitella, Terranuova, Bibbiena, Arezzo, Stia e Castiglion Fibocchi. Nel contratto di affidamento del servizio tra la Regione Toscana e Eutelia ci sono anche precise indicazioni sui costi del servizio, indicando le tariffe massime che potranno essere applicate dall’operatore per attivazione, noleggio degli apparati, connessioni e manutenzione. Alla cerimonia di Chitignano, che si è svolta nella sala del consiglio comunale, hanno partecipato il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, il Sindaco di Chitignano Leonardo Vantini e l’Assessore provinciale all’innovazione Gabriella Cecchi.