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Acqua preziosa: le tecnologie del petrolio per individuare perdite

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Acqua preziosa: le tecnologie del petrolio per individuare perdite

AREZZO – L’acqua diventa sempre più preziosa. E per contenere le perdite si adottano le tecnologie più sofisticate. A cominciare da quelle utilizzate per il liquido di valore per eccellenza e cioè il petrolio. Da oggi i tecnici di Nuove Acque, in collaborazione con un esperto di Suez Environnement, metteranno in atto una nuova tecnica, e si tratta di una delle prime applicazioni in Italia, per individuare perdite sulla condotta del Vivo che alimenta Montepulciano e Chianciano Terme.
“La tecnica – ricorda il Direttore Operativo di Nuove Acque, Jerome Douziech – è quella con "gas tracciante". Si inietta un gas neutro nell'acqua all’inizio della giornata lavorativa e l’operazione dura circa 1 ora. Al termine, il percorso della condotta viene seguito con un sistema che è in grado di rilevare la presenza di idrogeno. Anche una minima perdita di acqua, grazie appunto all’”iniezione” di gas, trascina con sé l’idrogeno che è in grado di attraversare ogni tipo di terreno e di essere quindi rilevato dagli strumenti di superficie”.
I vantaggi di questa nuova tecnica sono molti. Douziech ne illustra i tre principali: “intanto possiamo rilevare anche la più piccola perdita, fino ad 1 litro per ora. Quindi livelli quasi impercettibili. Poi non si crea il benché minimo problema alla potabilità dell’acqua che mantiene inalterate le sue caratteristiche. Infine è un metodo non solo sicuro ma anche molto veloce”.
Il gas utilizzato è infatti atossico, incolore, non infiammabile, non corrosivo e stabile. E’ un gas largamente utilizzato nell’industria alimentare, ad esempio nella fabbricazione della margarina e riconosciuto dalla Direttiva Europea relativa agli additivi alimentari.
“La sua utilizzazione nella gestione del ciclo idrico non è una novità assoluta in Italia: è stato infatti anche oggetto di presentazione in un convegno organizzato dall’Università di Perugia – conclude il Direttore Operativo di Nuove Acque. Noi, però, passiamo dalla teoria alla pratica e la nostra prima applicazione sarà nell’area senese in considerazione dei problemi di approvvigionamento idrico in questa zona. Successivamente passeremo anche nelle aree della provincia di Arezzo”.