ROMA – Dopo i ciclisti Riccardo Riccò e Marta Bastianelli, un altro caso di doping ha coinvolto la squadra azzurra per le Olimpiadi di Pechino. Si tratta del fiorettista Andrea Baldini, leader della classifica di coppa del mondo e grande favorito per l'oro ai Giochi.
L'atleta livornese è risultato positivo a un diuretico in un test antidoping effettuato all'inizio di luglio dalla federazione internazionale scherma durante gli Europei di Kiev, dove gli azzurri del fioretto hanno vinto l'oro a squadre battendo la Polonia in finale. Il 22enne, membro della squadra dell'Areonautica militare, è stato subito escluso dal Coni dalla squadra azzurra.
La comunicazione relativa all'esito positivo del controllo è stata inviata poche ore fa alla Federazione Italiana Scherma da parte dalla FIE (Federation Internationale d'Escrime). L'analisi del primo campione delle urine, effettuata presso il Laboratorio Antidoping di Praga, ha evidenziato la presenza di un farmaco diuretico: il furosemide. La FIS ha chiesto immediatamente al Presidente della Commissione Medica della FIE di attivarsi al fine di sollecitare l'effettuazione delle controanalisi delle urine dell'atleta con la massima urgenza possibile.
Il Presidente federale Giorgio Scarso, pur riconoscendo la correttezza sempre manifestata in passato dal fiorettista azzurro, il quale nel corso della stagione è stato già sottoposto a decine di controlli antidoping, esprime grande rammarico e stupore per quanto evidenziato dal controllo antidoping. Nell'ottica di fornire all'opinione pubblica e al mondo schermistico nazionale ed internazionale la più ampia trasparenza di comportamenti, il Presidente Scarso ha altresì richiesto alla Procura Federale della FIS, di aprire un'immediata inchiesta al fine di accertare eventuali responsabilità di altri tesserati, laddove venisse confermata la positività di Baldini anche alle controanalisi. Alla luce della positività, il Coni ha escluso l'atleta dalla Squadra Olimpica.