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Ecco gli interventi per salvare i cipressi

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Ecco gli interventi per salvare i cipressi

AREZZO – Ha fatto la sua comparsa per la prima volta al parco delle Cascine di Firenze nel 1953 e sta mettendo a rischio uno dei simboli del paesaggio toscano, il cipresso. Per debellare questa malattia delle piante causata dal fungo Seridium Cardinale, comunemente chiamato "cancro del cipresso", l’Amministrazione provinciale di Arezzo è impegnata fin dal 1993 nel progetto di bonifica fitosanitaria del cipresso toscano ed ha illustrato questa mattina a San Polo, dove ci sono numerosi esemplari di piante di cipresso, i propri interventi. "Purtroppo – spiega l’Assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai – sia esemplari monumentali che giovani sostituzioni sono attaccate da questa malattia vegetale che sta mettendo a rischio piante isolate, nuclei storici e alberate laterali alla viabilità". La malattia si manifesta con l'ingiallimento, l'arrossamento ed il successivo disseccamento dei rametti, penetra nella pianta da ferite provocate da agenti quali il gelo, la grandine o insetti e procede dall'alto verso il basso o dall'esterno verso l'interno. Il legno appare di un colore brunastro che contrasta con il colore chiaro della parte sana, creando anche delle spaccature della corteccia e coinvolgendo porzioni sempre più grandi della pianta. Le specie più suscettibili al fungo sono: Cupressus Macrocarpa, Cupressus sempervirens, Cupressus Arizonica, Cupressus Lusitanica, Thuya orientalis, Juniperus communis, Cupressocyparis leilandii. La bonifica ha interessato ad oggi circa 14mila piante di cipresso in tutti i territori dei comuni aretini per una spesa complessiva, finanziata dal Piano Forestale Regionale, di un milione e duecentomila euro. "Vorremmo sensibilizzare gli enti locali e i privati proprietari di tali piante – prosegue l’Assessore Vasai – sui danni che la malattia può arrecare all'intero patrimonio di cipressi, invitandoli a segnalare le situazioni e, stante l'esiguità dei fondi a disposizione, a prevedere interventi necessari a combatterla. Inoltre, in occasione di impianti di nuovi cipressi, diamo la nostra disponibilità per far utilizzare cloni resistenti innestati". In questo momento sono in corso lavori di potatura e risanamento fino all'asportazione delle piante compromesse nel territorio del Comune di Cortona. Gli interventi devono essere eseguiti da personale qualificato, visto il pregio delle piante su cui si interviene, usando anche degli accorgimenti tecnici che prevedono la disinfezione continua degli attrezzi e la spennellatura con mastici protettivi delle ferite per evitare la ulteriore diffusione della malattia del cipresso. "Tutto questo nell'interesse di una pianta che è stata definita Patrimonio Universale dell'Unesco", conclude l’Assessore provinciale all’agricoltura Roberto Vasai.