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Everest: consegnato il sensore per le misurazioni sulla vetta

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Everest: consegnato il sensore per le misurazioni sulla vetta

ITALIA – La conferenza internazionale “Mountains as early indicators of climate change”, voluta e organizzata dal Comitato EvK2Cnr, Unep Ufficio di Vienna e Università di Padova con la collaborazione di EURAC Research, si è conclusa oggi a Palazzo Bo, sede storica dell’Università di Padova.
La conferenza, che gode tra gli altri dell’Alto Patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Senato e della Camera dei Deputati, è stata la continuazione ideale del Convegno del 2005 su “Le montagne testimoni dei cambiamenti globali” e prende spunto dalla risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite secondo cui ghiacciai, laghi, vegetazione, biodiversità montani costituiscono i primi, precisi e significativi indicatori del cambiamento climatico. Inoltre, funzioni di tali ecosistemi quali la purificazione delle acque e la regolazione del clima condizionano ogni parte della terraferma continentale.
Durante i lavori si è tenuto anche un evento importante: lo scienziato americano Richard Armstrong ha consegnato all’alpinista e imprenditore bergamasco Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr e capo della spedizione scientifico-alpinistica Share Everest 2008, il sensore termico che verrà installato per la prima volta sulla vetta dell’Everest. Un simbolico passaggio di testimone tra gli scienziati autori del sensore e gli alpinisti che sono partiti per il Nepal subito dopo la consegna.
“All’inizio del mese di maggio verranno installati due ripetitori wireless che supporteranno la trasmissione dati dall’alta quota”, spiega Da Polenza. “Uno sarà al Kala Patthar (5.600 metri), dove è già presente una stazione meteorologica Evk2Cnr, e servirà da ponte per i dati trasmessi dalla nuova stazione che sarà installata a Colle Sud. Un secondo punto di trasmissione sarà invece posto a 5.300 metri, poco distante dal Laboratorio Piramide: quest’ultimo farà da ponte per i dati trasmessi dal sensore di temperatura che verrà messo in vetta all’Everest. Infine, la spedizione italiana lavorerà sul versante Sud della montagna per portare in altissima quota le attrezzature scientifiche necessarie a monitorare il clima dal punto più alto del mondo. Verso la fine di maggio è prevista l’installazione della stazione di monitoraggio a Colle Sud, quota 8.000 metri”.