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Giochiamo allo shopping

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Giochiamo allo shopping

Da Pac man alle bolle di sapone, passando per il cubo di Rubik e le “macchinine”: un universo di simboli e oggetti che mescola gioco e consumo.
Arezzo diventerà per due pomeriggi, quelli di sabato 4 e domenica 5 ottobre, dalle 17,30 alle 20 un osservatorio privilegiato sulle nuove forme di comunicazione per uno studio di Image Lab, il Centro di Ricerca della Facoltà di Sociologia di Urbino, con il patrocinio dell'Assessorato alle Politiche giovanili della città di Arezzo.
“Sempre più spesso – ricorda l’assessore Lucia De Robertis – il marketing e la comunicazione si orientano a forme di interazione con il pubblico ad alto tasso di intrattenimento. Si tratta di sperimentazioni che il Comune di Arezzo segue con grande attenzione”.
L’iniziativa si svolgerà in alcuni punti focali della città ed avrà come punto nevralgico piazza San Iacopo dove verrà collocata una scatola da giochi gigante, ombelico attorno a cui si alterneranno performance, moda e intrattenimento. Un modo per cercare di comprendere come le persone reagiscono a forme insolite di comunicazione e a campagne pubblicitarie “non convenzionali”. L’ironico slogan scelto per l’iniziativa sintetizza le finalità della ricerca che vuole coinvolgere soprattutto il pubblico giovanile, proprio per la predisposizione dei ragazzi a personalizzare i processi di consumo e l'utilizzo dei media: “quando il duro si fa gioco i giochi cominciano a durare”! La manifestazione prevede anche un’ “incursione” musicale curata dalla discoteca Le Mirage.
Questi alcuni quesiti ai quali la ricerca tenta di dare risposta: “quali percorsi e significati sociali si creano tra pubblico, aziende e città? Le persone si sentono partecipi e attivamente contribuiscono a generare forme e pratiche di consumo innovative?” I risultati verranno poi raccolti in una pubblicazione sulla comunicazione non convenzionale e in una serie di seminari che vedranno la collaborazione delle cattedre di Pubblicità della Facoltà di Sociologia di Urbino e di Linguistica della Facoltà di Lettere di Arezzo.