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Macrì: ‘L’ombra della politica sul concorso in Comune’

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Macrì: ‘L’ombra della politica sul concorso in Comune’

Dichiarazione di Francesco Macrì: “La politica di gestione del personale comunale è da tempo criticata dall’opposizione, adesso però la situazione è precipitata”. Questo è l’esordio del consigliere comunale Francesco Macrì nel corso di una conferenza stampa convocata dal gruppo di Alleanza Nazionale.
“Abbiamo un comandante della P.M., seppur temporaneo, proveniente da Venezia, come noto città dove si applica il codice della strada… Arezzo meritava un comandante diverso da una signora scelta per avere comandato un gruppo di intervento fra i canali della laguna!
Nei concorsi interni per progressioni verticali vincono i soliti noti, nella scelta di 4 dirigenti all’inizio dell’anno si è fatto ricorso a una selezione curriculare che ha proiettato in questa posizione 4 funzionari già dipendenti del Comune vicini a questa amministrazione secondo una logica che vede la burocrazia auto-alimentarsi grazie alla politica con cui va a braccetto. Quando verranno fatti concorsi pubblici, se verranno fatti, per le 4 posizioni dirigenziali, a questi funzionari comunali si è così garantita una posizione di vantaggio che di sicuro verrà ben spesa.
Ma la perla di questi giorni supera di gran lunga ogni previsione: c’è un evidente trattamento di favore per un partecipante a un concorso pubblico per 3 esperti economico-finanziari bandito da questa amministrazione. Ebbene, questo partecipante, il segretario politico, incarico tra l’altro di staff ex art. 90 T.U. Enti Locali, del Sindaco Fanfani, è stato mandato a fare uno stage alla Bocconi pagato con i soldi dei cittadini acquisendo conoscenze che potrà spendere all’orale, visto che esso verte sulle stesse materie. Io non intendo attaccare questa persona quanto i responsabili di una procedura poco virtuosa: Sindaco e direttore del personale. Ci pensate se la stessa operazione veniva fatta da Luigi Lucherini a vantaggio della sua segretaria particolare? Ma veniamo ad altri aspetti che definirei ‘critici’: la composizione della commissione giudicatrice. Ebbene ne fanno parte due membri che sono: uno, Stefano Mendicino, fino a pochi mesi fa dirigente provinciale della Margherita, mandatario-tesoriere del Sindaco fin dalla campagna elettorale per la Camera dei Deputati e di recente nominato presidente del collegio sindacale della casa di riposo ‘Fossombroni’. Un fiduciario di Fanfani, dunque, un commensale politico, in spregio al regolamento comunale sui concorsi, nello specifico l’articolo 6, e allo stesso codice di procedura civile (artt. 51 e 52). Il secondo commissario in questione, Athos Vetrini, è o è stato invece sindaco revisore in molte aziende, Ato 4, Coingas, Centro Promozione e Servizi e comune di Arezzo, ha cioè ricoperto cariche che hanno valenza e sono di nomina politica in quota centrosinistra. Dove sta, come ha giustamente rilevato Paolo Enrico Ammirati in una interrogazione presentata stamani in Consiglio Comunale, il confine tra opportunità politica e legalità? E di fronte a questa interrogazioni siamo stati costretti a sentire il Sindaco dire che risponderà dopo avere ricevuto una relazione in materia: ma chi vuole prendere in giro? Stiamo parlando del suo segretario personale su cui è al corrente di tutto!
Se leggiamo infine la graduatoria dopo la prova scritta, ovviamente il segretario del Sindaco è al primo posto, ma non voglio qui sindacare le sue qualità che di certo ci sono, al secondo e al terzo ci sono persone con legami familiari con dipendenti comunali: qui siamo addirittura al nepotismo burocratico. I cittadini aretini sappiano dunque che è inutile per loro partecipare a concorsi pubblici banditi dal Comune. Come minimo chiedo che il concorso in questione sia immediatamente annullato per tutte queste ragioni di opportunità politica che ho espresso. Valutazioni extra-politiche le lascio ad altre sedi”.