Home Cultura e Eventi Cultura Mostre: a Montepulciano ‘Ruggero Savinio, disegni e incisioni’

Mostre: a Montepulciano ‘Ruggero Savinio, disegni e incisioni’

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MONTEPULCIANO (SI) – Difficilmente etichettabile in categorie predefinite, la poetica di Ruggero Savinio sarà protagonista della personale curata da Roberto Savi e allestita alla Galleria di Palazzo Bellarmino di Montepulciano, dall'8 agosto al 26 settembre, dal titolo 'Ruggero Savinio. Disegni e incisioni'.
A caratterizzare l'approccio con la realtà del pittore è il suo cercare di afferrarla e ricrearla nella sua opera. Eliminando il modello, Savinio si affida al ricordo, processo che lo porta alla semplificazione formale dell'immagine. Nella memoria i singoli dettagli svaniscono o si riducono di importanza, mentre la forma generale si impone ed è più facilmente afferrabile.
Un rapporto con la realtà che diventa anche sinonimo di memoria, di ricordi che sotto forma di immagini tornano protagoniste nelle sue creazioni. Per Ruggero Savinio il disegno è un mezzo espressivo completamente separato e distinto dalla produzione pittorica. Anche se si ritrovano nei disegni gli stessi soggetti che dominano nei dipinti, questi tuttavia hanno altri esiti, non sono mai studi preparatori delle tele. L'artista disegna con tratti nervosi sulla carta o sulla tavola. Il suo è un segno non sempre pulito, ma fortemente espressivo, rude nel rispondere all'urgenza dell'ideazione. Un disegnare da pittore, teso a definire le atmosfere, attento a rendere l'immediatezza della progettazione, anche nei più complessi disegni, le figure e gli ambienti. Un segno spigoloso che si aggroviglia in un disordine apparentemente confuso di linee tracciate senza pentimenti, di getto, che rendono alla fine la forma di una figura, la prospettiva di una stanza, di un paesaggio. I disegni di Ruggero Savinio si possono definire classici nella loro rigorosa adesione alla realtà.
Soggetto privilegiato sono le bellezze naturali, ammirate con passione e dolore, metabolizzate nel ricordo e riproposte in forma di opera d'arte. Forse anche più della pittura, il disegno e l'acquaforte mostrano in modo perentorio il suo rifiuto ad ogni virtuosismo o compiacenza ornamentale. Primari strumenti d'indagine estetica e linguistica, il disegno e l'acquaforte di Ruggero Savinio mostrano il processo di trasposizione fra mondo esterno e spirito dell'artista, fra percezione, coscienza e giudizio. Se il disegno è anzitutto l'esplorazione drammatica, attonita e quasi visionaria, di istinti e passioni estreme e nascoste, nelle incisioni emerge un elemento che risulta non solo costante, ma essenziale in tutta la sua opera.
Struttura metaforica portante, cardine della sua opera, la sua 'ossessione' risiede infatti nell'ambivalenza irrisolvibile che separa e unisce la durezza alla fragilità del segno, la sua presenza alla sua assenza. Ecco come il nodo di linee centripete che formano le figure, le stanze ed i paesaggi di Ruggero Savinio, trova in questo continuo binomio la sua ragion d'essere. Tutto ha l'aria di essere sopravvissuto. Ogni suo lavoro è una continua allusione alla condanna del tempo, alla rovina. Il mondo poetico di Ruggero si delinea e si esprime con classica compostezza di forme. Sensibilità ed intelligenza si integrano nell'interpretazione dell'atmosfera e del carattere delle cose, cui egli partecipa con un interesse umano, che è abbandono dell'anima, amore, confidenza, fiducia, entusiasmo, e mai commento ironico o parodia.