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‘Poldo Gasparotto, la storia’ di Mario Abbiezzi

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‘Poldo Gasparotto, la storia’ di Mario Abbiezzi

ITALIA – Questa ricerca vuole proporre la figura di Leopoldo, Poldo, Gasparotto, azionista. Un viaggio nel passato dei martiri resistenziali, per verificare, alla luce del nostro ragionare di storia e di politica dei nostri giorni, se quanto i dirigenti di allora in generale e di Poldo Gasparotto nel particolare, siano o no attuali nel loro proporre la politica dell’oggi. Oggi, ovviamente, inteso quale quell’oggi di allora. Ebbene, in questo andare a ‘caccia’ fra testimonianze e documenti, risalta la figura di Poldo Gasparotto, un galantuomo della politica, una figura di spicco nel pianeta resistenziale milanese, un fine tessitore d’unità. Una persona, insomma, che ha saputo dipanare la trama e l’ordito del quotidiano politico sia per gli intellettuali, sia per le umili genti. La testimonianza di Elia Mondelli sul Gasparotto a Fossoli, oltre che essere toccante, è la testimonianza di quanto Poldo abbia saputo coniugare le varie esigenze del popolo partigiano, nel suo complesso. E insieme alla complessa e, allo stesso, semplice personalità di Poldo, emerge anche la storia dal Partito d’Azione, della sua breve durata, dei suoi personaggi politici, uno tra questi è l’attuale presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Nel ripercorrere gli anni bui dell’occupazione nazista e del servaggio datole dal fascismo repubblichino nostrano, appare evidente quanto sia stata difficoltosa la tessitura politica nel quotidiano vivere. Personalità forti, quale quella di Gasparotto, emergono, non tanto per quanto hanno sofferto nella prigionia o nella morte, ma in quanto hanno saputo amalgamare all’esigenza della libertà, della democrazia, della pace, il loro essere, in primo luogo, propositori d’orizzonti nuovi, di spazi di democratica convivenza, vivendola, seppure tra mille preoccupazioni, amarezze e difficoltà, nel qui e nell’ora, dando una lezione, a noi tutti, d’umiltà e di capacità politica. Analizzare, come ho tentato con questo lavoro, quasi si trattasse di un libro sinottico la vita di Gasparotto con l’evolversi del Partito d’Azione, è un ri-tornare a portare contraddizioni mai sopite e che, ancora oggi, attendono risposte: stato laico, non teista non ateista; partiti e questione morale; vita politica e coerenza, tenuta democratica delle organizzazioni e infine e non ultimo quale condotta tenere e quale esempio dare. “Bisogna pure che uno arrischi per tutti”, non era per Poldo un modo di dire, ma un modo di vivere, e Dio sa quanto oggi occorrano personalità politiche di questo livello. In sintesi, è il riscoprire nella vita di Poldo Gasparotto, le contraddizioni dell’oggi, per poterle, alfine, superare.

MARIO ABBIEZZI è nato nel 1947, terminati gli studi milita nel Pci, sino al suo esaurimento. Si dedica alla ricerca storica del movimento operaio, è responsabile del Cipes, Centro d’iniziativa politica e sociale, collabora con alcuni quotidiani e riviste della sinistra. Collega il Cipes alla Cgil e al Teatro della Copperativa pubblicando articoli, saggi e, con altri ricercatori, si dedica all’organizzazione di mostre, unitamente al regista Renato Sarti: “Teatro della Cooperativa”, “Nome di battaglia Lia”, “I me ciamava per nome”, “S. Sabba”, dedicate al sessantennale della Resistenza. Tra gli ultimi lavori: “L’altro volto della Shoah – Hillesum, Arendt, Conti”; “La sinistra milanese tra cronaca e storia, 1945-1973”; “Orgogliosi di essere Rom e Sinti”. Le mostre: “Antifascismo e resistenza al plurale femminile”, “Il Cile trent’anni fa…”.