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Progetto Sirss: la Provincia capofila per la sicurezza stradale

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Progetto Sirss: la Provincia capofila per la sicurezza stradale

AREZZO – La Provincia di Arezzo è divenuta dall’aprile 2008, il crocevia dei dati degli incidenti stradali dell’intera regione. Nominata capofila da parte di Regione Toscana, Province toscane e ANCI, coordinerà tutti gli aspetti del progetto SIRSS ovvero la realizzazione del database regionale degli incidenti stradali. Il progetto consiste in una serie di procedure e apprestamenti software-hardware, servizi vari e attività di formazione che permettono il decentramento in ambito regionale e provinciale della raccolta dei dati degli incidenti stradali fino ad oggi effettuata in ambito nazionale dall’ISTAT. Grazie alla rete di accordi a cui si lavora da oltre un anno, è finalmente partita la fase di vera e propria sperimentazione pratica. Già oggi i dati degli incidenti rilevati in maniera prevalente (60%) dalla Polizia Municipale, ma anche da Carabinieri e Polizia Stradale, vengono trasmessi non più in formato cartaceo ma esclusivamente informatico alle Amministrazioni provinciali di riferimento che le trasmetteranno rapidamente alla Provincia capofila. "Raccoglieremo quotidianamente tutti i dati toscani – ha spiegato l’ing. Paolo Vadi, responsabile Trasporti della Provincia di Arezzo – e una volta accorpati ed aggregati li trasmetteremo alla Regione Toscana. Di qui andranno poi all’Istat per le statistiche nazionali, ma ci permetterà di poterli leggere ed interpretare con tempestività, contrariamente al passato". Per riflettere sull’importanza dell’argomento, basti pensare all’ordine di grandezza del problema "sicurezza stradale" rispetto ad altre problematiche: nel 2005 le forze di polizia hanno segnalato in Toscana circa 350 morti a seguito di incidente stradale contro 25 di omicidio volontario. "Gli incidenti saranno anche esattamente georeferenziati, – ha aggiunto il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli – dando alle istituzioni indicazioni precise sulla pericolosità delle infrastrutture viarie e segnalando le priorità di intervento. Non a caso monitorando la SP08 di Botriolo, nota per la sua pericolosità, abbiamo messo in atto tutta una serie di interventi e lavori di messa in sicurezza che hanno ridotto dell’80% l’incidentalità, passando dai 10 casi del 2002 ai 2 del 2006". La possibilità di conoscere i punti critici delle strade e anche il tipo di infrazione che può essere all’origine è un dato interessante anche per polizia e carabinieri, che potranno meglio preordinare i pattugliamenti. "Ma è sempre la velocità la più frequente causa di incidente" ha affermato l’ing. Riccardo Buffoni, dirigente provinciale Trasporti e Mobilità. A conclusione della prestazione del progetto, l’assessore provinciale alla Mobilità Simone Pellegrini ha sottolineato come la provincia di Arezzo si muova su più fronti per arginare la piaga degli incidenti stradali "Non basta la pur necessaria repressione. Siamo continuamente impegnati in interventi ingegneristici di modificazione delle infrastutture viarie più pericolose, e soprattutto non dimentichiamo l’aspetto educativo. L’educazione stradale è la prevenzione più efficace. Per questo rivolgiamo ai giovani progetti come Caschiamoci, grazie a cui i nostri ragazzi hanno sulle due ruote il comportamento più virtuoso della Toscana, stando ai dati regionali".