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Rifiuti: nasce l’ambito Toscana Sud

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Rifiuti: nasce l’ambito Toscana Sud

AREZZO – La legge regionale 61 del 2007 ha previsto, per ciò che concerne la gestione del ciclo dei rifiuti, la suddivisione del territorio regionale in 3 ambiti: i 103 comuni delle province di Arezzo, Siena e Grosseto sono adesso compresi nell’ambito Toscana Sud all’interno del quale sono chiamati a programmare e gestire in maniera integrata il servizio suddetto.
“Il Comune di Arezzo – ha dichiarato l’assessore Roberto Banchetti – ha svolto da subito un ruolo di capofila delle amministrazioni locali coinvolte. Infatti come amministrazione, dopo l’approvazione da parte della Regione di uno schema di statuto-tipo lo scorso 27 dicembre, abbiamo fissato e seguito l’iter di costituzione dell’ambito territoriale Toscana Sud indicendo una prima assemblea dei 103 comuni il 4 febbraio. Una commissione tecnica di 6 membri, due per ciascuna provincia, nominata dall’assemblea, ha redatto una bozza dello statuto successivamente passata al vaglio di una commissione ristretta di sindaci riunitasi il 4 e il 18 aprile e il 5 maggio. A seguito di questi tre incontri, i sindaci hanno prodotto la stesura finale del documento che l’intera assemblea ha approvato lunedì 12 maggio all’unanimità. Adesso la parola passa ai consigli comunali di tutti i 103 enti che entro il 29 maggio dovranno approvare lo statuto dell’ambito. Su cosa dovrà deliberare l’Ato Toscana Sud? Dalle modalità di affidamento del servizio di gestione integrata dei rifiuti, al piano industriale, alle tariffe. Per ciò che concerne il primo aspetto, il consorzio che si andrà a costituire tra i 103 comuni coinvolti, dove il Comune di Arezzo avrà la quota maggioritaria delle quote pari al 14% e la cui presidenza auspico sia espressione della nostra provincia, dovrà affidare con gara entro marzo il servizio composto da varie fasi: spazzamento, raccolta, trattamento, smaltimento.
L’Aato 7 automaticamente è sciolto; per ciò che concerne Aisa saranno comunque salvaguardati i servizi di spazzamento e raccolta attualmente in gestione nel Comune di Arezzo. Auspico anzi che gli attuali gestori del servizio, tra cui Aisa, possano partecipare alla gara cui accennavo associandosi, anche temporaneamente, per presentarsi nella forma più competitiva possibile.
Ulteriori aspettative, da questa operazione, sono il recupero della distanza che ci separa da altre realtà nella raccolta differenziata: avremo risorse a questo scopo disponibili grazie alle tariffe che per il futuro, in una prospettiva di avvicinamento tariffario tra i 103 comuni, non dovrebbe comportare sorprese per i cittadini di Arezzo. Così come ritengo di poter affermare che non smaltiremo rifiuti prodotti dalle province di Siena e Grosseto”.