Home Cultura e Eventi Cultura Roma, alle Scuderie del Quirinale ‘Giovanni Bellini’

Roma, alle Scuderie del Quirinale ‘Giovanni Bellini’

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ROMA – "Peccato che sia già finita". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine della visita in anteprima alla grande mostra monografica su Giovanni Bellini, ospitata presso le Scuderie del Quirinale e curata da Mauro Lucco e Giovanni Villa. A quasi sessant'anni dalla famosa e fino ad oggi unica esposizione belliniana nelle sale di Palazzo Ducale a Venezia (1949), la rassegna capitolina, che aprirà domani e sarà visitabile fino all'11 gennaio 2009, presenta i tre quarti della produzione certa del pittore rinascimentale, nato a Venezia tra il 1435 e il 1448.

Oltre sessanta dipinti provenienti dai più grandi musei del mondo, tra cui il Louvre di Parigi, le National Gallery di Londra e Washington, il 'Metropolitan' di New York, gli Uffizi di Firenze, il 'Rijks' di Amsterdam, ma anche dai Musei Vaticani, per un evento unico che lascerà un segno indelebile nella storia delle grandi esposizioni in Italia e nel mondo. Una mostra significativa anche considerando la difficoltà dell'organizzazione, soprattutto in ragione della preziosità e dell'estrema fragilità delle opere (56 di esse su tavola, alcune di eccezionale dimensione).

Promossa dall'azienda speciale Palaexpo insieme al comune di Roma, regione Lazio, fondazione Roma e Zètema Progetto Cultura, la monografica su Bellini rappresenta "un evento importante per la nostra città – ha sottolineato l'assessore alla Cultura del comune di Roma, Umberto Croppi – che in un certo senso apre la prima vera stagione culturale della nuova amministrazione capitolina. Stagione che, considerando le altre grandi mostre che stanno per inaugurare, tra cui quella su Basquiat a Palazzo Ruspoli e su Picasso al Vittoriano, ma anche su Giulio Cesare al Chiostro del Bramante, è veramente ricca di appuntamenti di alto valore culturale".

Figlio del celebre Jacopo, fratello di Gentile e cognato di Andrea Mantegna, Giovanni Bellini operò nella sua Venezia (città che ospitava pittori come Antonello da Messina, Giorgione, Tiziano e tutti gli artisti più importanti di quel periodo) e fu il grande inventore della rappresentazione dei sentimenti e della natura in pittura. Attraverso le opere esposte presso le Scuderie del Quirinale di Roma si potrà percepire "come egli fu – secondo il curatore Mauro Lucco – il più grande pittore del secondo Quattrocento in Italia".

Il "Giambellino" era "un uomo che sapeva osservare – ha continuato Lucco – e nei suoi quadri questa capacità si può cogliere. I suoi oggetti sono veri, i suoi alberi sono sempre diversi e rappresentano alla perfezione le varie tipologie. Bellini conosce alla perfezione quello che rappresenta. Nella sua pittura c'è intensità, potenza, ma anche calma. Per questo considero lui, e non Piero della Francesca, il grande 'inventore', e spero che questa mostra faccia capire, almeno in parte, tutta la sua grandezza".

Articlolo scritto da: Adnkronos