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Smarthouse: la prima casa italiana a basso consumo

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Smarthouse: la prima casa italiana a basso consumo

AREZZO – Mabo Group, leader nazionale nell’edilizia industriale, ha inaugurato oggi a Poppi (Arezzo) la prima Smarthouse, la casa in classe energetica “A”.
Dopo due anni di ricerche condotte assieme al Dipartimento di Energetica dell’ateneo fiorentino, la prima casa a basso consumo è oggi una realtà. Il Gruppo Mabo, che per il progetto ha investito oltre il milione e mezzo di euro, ha dato vita a una residenza capace di consumare una media di 25 kWh/m²/anno con una spesa media annua per consumi energetici pari a circa 600 euro, contro i circa 1.900 euro di un edificio classico, costruito tra il 1995 e il 2005. La Smarthouse è realizzata con un tetto ventilato in legno (nel quale sono perfettamente integrati i pannelli fotovoltaici), ha un alto contenuto tecnologico ed è predisposta per la domotica. La casa, in parte precostruita, viene messa in opera in poco più di due mesi, con finiture esterne nello stile voluto dal proprietario e nelle zone più soleggiate raggiunge persino lo standard di passivhaus, ovvero è pressoché autosufficiente dal punto di vista energetico.

All’incirca tre anni fa – a seguito del protocollo di Kyoto – Mabo ha raccolto l’appello proveniente dagli scienziati di tutto il mondo avviando un percorso di studio, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università fiorentina. Un impegno che, oltre ad aver segnato una profonda svolta nelle strategie di produzione, ha consentito il varo di una nuova linea di prodotti : dagli edifici a risparmio energetico certificati agli edifici che producono energia, presentati lo scorso anno a Firenze alla presenza del Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini.

“Lo scenario che si prospetta a breve, sulla base delle nuove norme vigenti – afferma Roberto Falsini – vedrà attribuire ad ogni edificio una carta d'identità, una sorta di manuale d'uso e manutenzione in grado di descriverne caratteristiche e prestazioni dal punto di vista energetico. Per i costruttori e per i committenti si tratta di una vera e propria rivoluzione che avrà riflessi pesanti sulla valorizzazione degli edifici. Il Gruppo Mabo partecipa a questa sfida ecologica con grande anticipo.”

La Smarthouse è la prima cugina italiana del famoso modello di casa a basso consumo energetico molto diffusa nei paesi del Nord Europa: Olanda, Danimarca e Inghilterra. Tutto questo, senza sacrificare minimamente le caratteristiche più tipiche della case in stile mediterraneo grazie ad una sapiente miscela di materiali di primissima qualità.

“Un’iniezione di tecnologia – prosegue il Presidente di Mabo Group – all’interno di una casa del tutto conforme ai tipici gusti dello skyline italiano. Nulla di avveniristico quindi, fermo restando la qualità della lavorazione, la garanzia dei bassissimi consumi energetici largamente al di sotto di quelli previsti dal d.lgs 311 relativo al rendimento energetico nell’edilizia.”

La “casa intelligente” prodotta da Mabo è stata progettata in maniera da avere ampi spazi interni che lascino però la libertà all’acquirente di poter personalizzare l'arredo sia interno che esterno. In tutto, le soluzioni offerte sono una dozzina. Sei le tipologie: 2 villette singole di 184 e 137 mq, una bifamiliare, due tipi di case a schiera (lineari o sfalzate) e un edificio pluripiano. Per ognuna di queste tipologie si potranno scegliere quattro soluzioni: la “Skin”, ovvero il solo guscio a risparmio energetico, la “311”, la casa a risparmio energetico (non collocabile in classe), la “casa in classe A”, (priva di impianti fotovoltaici e solari) e infine la “Smarthouse”, dotata di tutte le soluzioni tecnologiche proposte.