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Archivio Vasariano: le guide aretine a fianco del Sindaco Fanfani

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Archivio Vasariano:  le guide aretine a fianco del Sindaco Fanfani

AREZZO – Le guide aretine si schierano accanto al sindaco Giuseppe Fanfani nella sua battaglia per evitare che i preziosi documenti attualmente custoditi ad Arezzo possano lasciare la città. E si impegnano ad indossare durante i loro servizi, oltre al cartellino identificativo di guide, un badge con la scritta “ARCHIVIO VASARIANO: riacquistiamo la nostra memoria”.

“Faremo di più – spiega la presidente del Centro Guide Arezzo e provincia Adina Persano – per quanto è in nostro potere, fino alla risoluzione definitiva della questione ci impegniamo a creare “un movimento d’opinione”, parlandone con tutti i turisti italiani e stranieri con cui lavoreremo negli ambiti di competenza dei nostri associati, ovvero non solo la provincia di Arezzo, ma anche quelle di Firenze, Siena, Pistoia, Lucca, Pisa, Prato, Terni e Perugia”.

“Inoltre – prosegue la presidente – abbiamo richiesto il coinvolgimento dei colleghi a livello italiano attraverso l’ANGT, Associazione Nazionale delle Guide Turistiche, la cui presidente, Marcella Bagnasco, ci ha già confermato di sostenere fortemente la nostra istanza, considerando l'Archivio Vasariano un patrimonio culturale per l'umanità da tutelare e valorizzare”.

Nei giorni scorsi l’associazione, che riunisce 39 guide turistiche abilitate, con una lettera ha voluto esprimere la piena solidarietà al sindaco Fanfani. “Ci è sembrato un gesto doveroso – sottolinea la Persano – tutta la città deve dimostrarsi unita e impegnata a far sì che l’Archivio Vasariano, al di là delle questioni tecniche legate al vincolo pertinenziale e ai passaggi di proprietà privata, diventi finalmente e nei fatti un bene inalienabile della nostra comunità”.

“A questo punto – conclude la presidente del Centro Guide – speriamo che la vicenda, per quanto complicata, possa trovare un esito positivo, scongiurando la perdita di un documento importantissimo della nostra storia. Di patrimoni e collezioni disperse, per motivi economici o anche per la distrazione di qualcuno, ce ne sono stati fin troppi nel nostro territorio. Vedi le opere di Piero”.