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Arezzo modello nazionale per la gestione della Fauna

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In una nazione dove spesso le competenze si confondono e i cittadini non hanno le risposte attese, Arezzo rappresenta una sorta di eccezione, almeno per quanto riguarda il settore della gestione faunistica. Questa mattina, infatti, il Presidente della Provincia Vincenzo Ceccarelli, il Direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana, e il direttore dell’Unità operativa sanità animale della Asl 8 di Arezzo, hanno siglato l’intesa che regola e coordinata l’azione di questi soggetti, su un terreno delicato e complesso qual è quello della gestione della fauna selvatica. Al centro dell’intesa sta la volontà di intervenire in modo coordinato e congiunto in tema di allevamento, trasformazione e vendita dei prodotti di origine animale; in tema di ricerca relativa alle azioni di tutela e salvaguardia ambientale e della fauna selvatica; nella formazione, aggiornamento e divulgazione verso gli operatori del settore faunistico venatorio, produttivo zootecnico , sanitario ed ambientale; nell’applicazione di sistemi di garanzia di legame con il territorio (tracciabilità geografica), supporto alle aziende zootecniche biologiche e biodinamiche e di impiego delle medicine complementari, nell’ambito delle rispettive competenze; nonché nella promozione di studi epidemiologici per: la valorizzazione della biodiversità. Il protocollo è stato firmato presso la sede del Centro Studi di Casa Stabbi, creato dalla Provincia proprio per favorire la ricerca in tema di gestione faunistica, grazie alla collaborazione con vari istituti universitari.