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Argentina poker al Venezuela in ‘noche del diez’

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BUENOS AIRES – Poker da sogno, con le firme di Messi e Aguero, e ovazione finale. Diego Armando Maradona non poteva sognare una notte migliore. Al primo impegno ufficiale da ct dell'Argentina, il 'pibe de oro' incassa un largo successo e la standing ovation del pubblico di Buenos Aires. La 'albiceleste' rifila un 4-0 al Venezuela nel match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2010: i gol portano la firma di Leo Messi (26'), Carlos Tevez (47'), Maximiliano Rodriguez (51') e Sergio Aguero (73'). L'Argentina sale così al secondo posto nel girone sudamericano a -4 dal leader Paraguay e si accomoda in poltrona per Brasile-Ecuador, in campo stasera.

E' la 'noche del diez', quella di Maradona ma anche quella di Messi: la 'pulce' del Barcellona indossa la maglia n.10 che il ct gli ha affidato dopo il boicottaggio di Joan Roman Riquelme. Messi lo ripaga siglando il gol che spiana la strada. Il fortino del Venezuela, schierato con un 4-5-1 e con Maldonado isolato in avanti, regge per 25'. Poi sale in cattedra Messi: dopo una splendida volata di 50 metri di Javier Zanetti, la 'pulce' duetta con Tevez e infila nell'angolino basso. Da lì in poi è tutto facile per l'Argentina, che bissa con Tevez in apertura di ripresa, poi dilaga con Maxi Rodriguez e Aguero.

Alla festa si aggiunge anche Juan Sebastian Veron, che torna a vestire la maglia della 'Seleccion' al 70': Tevez esce fra gli applausi, mentre l'ex interista oggi all'Estudiantes viene accolto con qualche fischio dal pubblico di Buenos Aires. Prima della fine, c'è il tempo per assistere all'ennesimo assolo di Messi, che sfiora la doppietta, e all'omaggio a Maradona dei 60mila del Monumental, al grido di 'Diego Diego'.

Alla fine del match, il ct non risparmia elogi al suo pupillo: "Vedere Messi così è un piacere. Dovremmo uscire tutti fuori, pagare un altro biglietto e rientrare", dice Maradona. Ma per il ct non è l'unica gioia: "E' andata anche meglio di quanto sperassi, la realtà supera la finzione", dice Maradona commentando il poker dell'Argentina. Poi, 'punzecchia' Riquelme: "Tutti quelli che sono scesi in campo hanno voglia di stare in questa 'Seleccion' e io ne vado orgoglioso. Sul 4-0 ho visto Jonas (Gutierrez, ndr) perdere il pallone e correre per recuperarlo, questo è il tipo di messaggio che dobbiamo dare".

La 'albiceleste' tornerà in campo mercoledì prossimo a La Paz, contro la Bolivia. "La squadra è pronta", dice sicuro il ct.

Dall'avvento di Maradona, dopo l'addio di Alfio Basile, l'Argentina ha incassato tre vittorie in altrettante partite senza prendere nemmeno un gol. "In ognuno di questi ragazzi è scattato qualcosa, perché erano ben consapevoli della crisi che stava attraversando la nazionale. Io ci ho solo messo la mia esperienza, nel bene e nel male. Ho accettato questo incarico perché so che la nazionale ha bisogno di me, che questi ragazzi hanno bisogno di me".

Articlolo scritto da: Adnkronos/Dpa