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Ciclo di conferenze su ‘Arezzo nel Seicento’

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Martedì 3 febbraio prende avvio il ciclo di conferenze “Arezzo nel Seicento: una città nella Toscana dei Medici”, organizzato dalla Società storica, d'intesa con il Comune, in occasione dell’Anno internazionale dell’astronomia. Alle ore 17,30, nell'auditorium comunale “Aldo Ducci”, in via Cesalpino, Franco Cristelli parla del viaggio compiuto da Cosimo II nell’Aretino.
Nel 1612 il granduca Cosimo II, con la moglie Maria Maddalena d’Austria ed un vasto seguito, intraprende un viaggio attraverso il granducato di Toscana per conoscere gli abitanti di uno Stato ormai pacificato e tranquillo. Il resoconto analitico del viaggio ci è tramandato da Dimiurgo Lambardi, francescano, cappellano della corte medicea. Cosimo II si trattiene nel territorio aretino alcuni giorni, tra la fine di settembre ed i primi di ottobre, e viene accolto con grandi festeggiamenti. Ad Arezzo assiste alla recita di una commedia e alla giostra del saracino, a Sansepolcro al palio della balestra, a Cortona ad una rappresentazione rievocativa della presa di Bona in Africa, da parte dei toscani. Sempre a Cortona assiste ad un palio degli asini e ad un gioco buffo nel corso del quale uomini bendati (ma difesi da elmi) devono ammazzare alla cieca un grosso maiale. Se ne ricava l’immagine di una regione serena ed integrata, che rimarrà tale anche per il tempo a venire.
Preside del Liceo “Vittoria Colonna”, Franco Cristelli è consigliere dell’Accademia Petrarca e della Società storica aretina, che ha contribuito a fondare e della quale è stato per un triennio presidente. Ha concentrato le sue ricerche sull’età moderna, approfondendone gli aspetti sociali, economici e religiosi e pubblicando numerose opere, fra le quali una “Storia civile e religiosa di Arezzo in età medicea (1500-1737)” e il “Discorso sopra la città d’Arezzo e il suo capitanato” di Giovambattista Tedaldi del 1566, manoscritto scoperto presso la Biblioteca Marciana di Venezia. Per conto della Società storica aretina ha curato i due convegni su Arezzo e la Toscana dal 1670 al 1765 e dal 1765 al 1859.
Coordinato da Luca Berti ed aperto a tutta la cittadinanza, il ciclo di sette conferenze che inizia martedì si soffermerà su vari aspetti della realtà toscana e soprattutto aretina del XVII secolo. L’appuntamento successivo è fissato per martedì 10 febbraio (stesso luogo, stessa ora), quando Walter Bernardi parlerà di Francesco Redi e della sua permanenza nella corte fiorentina.