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Consiglio Provinciale: approvato un ordine del giorno

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AREZZO – Approvato a maggioranza dal consiglio provinciale un documento sulla razionalizzazione e riduzione del costo della politica e sulla reintroduzione del voto di preferenza. A sollevare la questione è stato un Ordine del Giorno presentato dal consigliere del Popolo delle Libertà Oreste Civitelli, al quale poi se ne sono aggiunti uno dei gruppi di maggioranza Pd-Idv-Sl ed uno del capogruppo di Rc-Pdci-Se Alfio Nicotra. Nell'illustrare il suo documento, Oreste Civitelli ha definito il panorama nazionale "abbastanza preoccupante, ed il problema dei problemi per i cittadini è capire chi li rappresenta ed in nome e per conto di che cosa. Ritengo che in provincia di Arezzo ci sia una crisi di rappresentatività, deve essere tutelata la possibilità del cittadino di scegliere. Non si può dire che eliminando le preferenze si risparmiano i soldi dei contribuenti, non sono questi i costi della politica", ha concluso Civitelli. Il documento dei gruppi di maggioranza è stato illustrato dal consigliere del Pd Armando Vannini. "Siamo sostanzialmente d'accordo con quanto proposto dal consigliere Civitelli, ed il documento che proponiamo va sostanzialmente nella stessa direzione, approfondendo il tema e facendo riferimento ad un'iniziativa parlamentare già in atto. Va anche precisato che la Regione Toscana ha già ridotto il numero dei suoi consiglieri da 65 a 55". Il capogruppo Nicotra ha "ringraziato il consigliere Civitelli per aver portato all'attenzione dell'assemblea questa tematica, anche se ritengo il suo documento confuso e contraddittorio. Imporre il bipartitismo coatto è lesivo della democrazia. Abbiamo una delle costituzioni più avanzate del mondo, ma anziché applicarla si vogliono cancellare il pluralismo e le diverse culture. Chi vuole ridurre le rappresentanze nelle assemblee elettive locali nel nome dell'antipolitica indica una strada sbagliata". Il capogruppo del PdL Lucia Tanti ha affermato che "il documento del consigliere Civitelli è la prova dell'assoluta libertà di espressione e di pensiero della quale godono i singoli consiglieri del Popolo delle Libertà, documento sul quale gli altri otto consiglieri del gruppo esprimono parere contrario. Su questi temi c'è un dibattito all'interno di tutti i partiti, e i metodi di selezione della classe dirigente e dell'elezione dei rappresentanti sono basilari. Se il concetto di preferenza fosse però legato a quello di democrazia avremo due terzi dell'Europa fuori dalla democrazia, e non mi sembra che si possa fare questa affermazione. Esprimiamo, come gruppo, voto contrario a tutti e tre i documenti presentati". Il capogruppo dell'Udc Simon Pietro Palazzo ha detto che "il tema proposto da Civitelli è morale, e non solo politico. L'Udc ha proposto, raccogliendo oltre 500.000 firme, un referendum in tal senso e le preferenze sono una questione fondamentale ed imprescindibile del nostro Dna politico. Esprimo quindi il mio voto favorevole al documento del consigliere Civitelli ed anche a quello del consigliere Nicotra, mentre mi astengo su quello della maggioranza che necessiterebbe di maggiori approfondimenti". Il capogruppo dell'Italia dei Valori Sara Boncompagni ha infine annunciato, oltre al voto favorevole al documento della maggioranza, anche quello al documento presentato da Nicotra e l'astensione su quello di Civitelli, così come hanno fatto anche i consiglieri di Sinistra e Libertà. Nella votazione, quindi, il documento del consigliere Civitelli è stato respinto con due voti favorevoli, 18 contrari e 5 astenuti, tra i quali il Presidente della Provincia Roberto Vasai. L'ordine del giorno della maggioranza è stato invece approvato con 15 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti e quello del consigliere Nicotra è stato respinto con 6 voti favorevoli e 19 contrari.