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Donazione Ceri a Papa Gregorio X

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Donazione Ceri a Papa Gregorio X

Dodicesima edizione della cerimonia di donazione dei ceri al Beato Gregorio X: si svolge tradizionalmente il secondo sabato di gennaio e quest’anno cade proprio il 10, giorno in cui la Chiesa aretina ne ricorda la morte. L’appuntamento per la cerimonia è nel pomeriggio di sabato 10 gennaio alle 16 con il ritrovo in piazza San Jacopo delle rappresentative dei Quartieri, dei Fanti del Comune e dei Valletti e con le esibizioni dei Musici della Giostra e degli Sbandieratori Città di Arezzo. Alle 16,30 inizierà il corteo dei figuranti attraverso Corso Italia, Canto De’ Bacci, Via Cavour e Via Cisalpino fino a piazza del Comune dove il Sindaco uscirà dal Palazzo Comunale insieme alla rappresentanza civile della Giostra e dai Quartieri. Alle 17 i figuranti entreranno in Duomo dove si svolgerà la cerimonia dell’Offerta dei Ceri al Beato Gregorio. I ceri sono decorati dall’artista senese Rita Rossella Ciani.

Papa Gregorio X è nato nel 1210 a Piacenza. Le cronache lo descrivono di temperamento “mite e sereno”, tanto che un influente prelato, il concittadino Giacomo da Pecorara, cistercense, lo volle con sé per farlo studiare a Lione, Liegi e Roma. A Parigi poi ebbe come condiscepoli addirittura San Bonaventura e San Tommaso.
Quando venne eletto papa, nel 1271, alla fine di un interminabile concilio durato tre anni, si trovava in Terrasanta dove si rese conto di persona della necessità di una crociata, un grande desiderio che non riuscì però a coronare, e dove incontrò Marco Polo e i suoi fratelli di ritorno dalla loro avventura in estremo oriente. Un Papa, quindi, sicuramente “internazionale” e con una predisposizione particolare per l’Oriente.
Era di ritorno, in compagnia del nostro vescovo Guglielmo degli Ubertini, proprio dall’importante concilio di Lione dove aveva tentato con forza di ricucire lo strappo tra la chiesa di occidente e quella di oriente, in nome di quella unità che tanto desiderava, quando si ammalò e fu costretto a fermarsi ad Arezzo con altri eminenti cardinali. Qui morì il 10 gennaio 1276 lasciando un cospicuo lascito per costruire una nuova Cattedrale.
Per onorare questo grande Papa, poi beatificato e dichiarato “co-patrono” assieme a San Donato, la città di Arezzo fin dal 1327 decise che ogni anno si dovesse solennizzare l’anniversario della sua morte con una imponente cerimonia in Duomo con l’offerta di ben 100 libbre di cera.