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Febbre suina, produzione carne Made in Italy +44% in 22 anni

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Febbre suina, produzione carne Made in Italy +44% in 22 anni

ROMA – Negli ultimi 22 anni, la filiera della carne suina in Italia ha incrementato del 44% la produzione, dell'86% le importazioni ed ha aumentato di quasi 5 volte il volume delle esportazioni. Anche i consumi complessivi sono aumentati in modo consistente, passando da 27,6 a oltre 40 chilogrammi pro capite per anno, considerando l'insieme di carni fresche e salumi.

I dati sono stati elaborati dal Centro studi di CremonaFiere e mostrano che il sistema produttivo della carne suina è quello più dinamico all'interno del settore zootecnico. A fronte di un aumento della produzione di carni suine del 44%, si è verificato un incremento del 13% per la carne bovina, del 5,2% per gli avicoli e di appena il 3% per la produzione di latte di tutte le specie, la quale, come noto, risente dell'esistenza del regime delle quote.

Il grande balzo delle nostre esportazioni è ascrivibile essenzialmente al successo della vasta gamma di salumi di qualità che rappresentano una autentica peculiarità competitiva del sistema produttivo nazionale. L'Italia registra un orientamento alle esportazioni che è molto marcato rispetto ad altri grandi Paesi produttori dell'Unione europea. I produttori italiani esportano il 14% della propria produzione, a fronte del 7% della Germania e del 5% della Spagna. Quanto ai consumi, il nostro Paese si colloca sotto la media dell'Unione europea. Nel complesso, nella Comunità allargata a 27 Paesi membri, il consumo pro capite di carne suina si attesta attorno a 43 chilogrammo per anno: circa il 7% in più rispetto all'Italia.