AREZZO – Un compleanno denso di spettacolo alla presenza di personaggi di primo piano. A fare gli onori di casa il Presidente dell'AIA nazionale Marcello Nicchi, aretino purosangue, eletto nel marzo scorso e ha dato lustro alla già blasonata sezione di Arezzo e il neo-eletto Presidente Provinciale Giancarlo Chiappini che ha preso il posto del grande Presidentissimo Carlo Polci. Nel bellissimo auditorium dell'Arbitro Club si sono succeduti per un saluto elementi di spicco del calcio italiano. In primis il Presidente della Federcalcio Giancarlo Abete fresco di ritorno dal Sudafrica dove ha riconsegnato la Coppa del mondo vinta dalla Nazionale 4 anni fa; il Presidente di Lega A e B Maurizio Beretta; il designatore della Can Pierluigi Collina; il capo della Commissione Can C Stefano Braschi; il nr. 1 della Can D Stefano Farina; il designatore della Cai-Scambi Carlo Pacifici. Poi si sono visti arbitri di rango nazionale ed internazionale del calibro di Rocchi, Pierpaoli, Dondarini, ecc. Hanno portato anche il loro saluto il Sindaco Giuseppe Fanfani con l'assessore allo sport Lucia De Robertis sorella di un nostro associato. Questa kermesse ha avuto come clou le premiazioni dei migliori arbitri della stagione passata: Nicola Scarpini e Niccolò Pagliardini come migliori arbitri del Comitato Regionale; Vincenzo Granata come assistente regionale; Erminio Cerbasi come miglior arbitro dell'Organo Provinciale e un premio speciale all'attuale designatore della Sezione aretina Mireno Tavanti. Terminate le premiazioni il tutto si è spostato al Centro Affari e Convegni dove l'Aia aretina ha intrattenuto i propri graditissimi ospiti con un bellissimo cocktail di benvenuto al suono dei Musici della Giostra del Saracino e con la sfilata delle maschere dei "Figli di Bocco" direttamente dal carnevale di Castiglion Fibocchi. Tutti seduti per la cena di gala la serata è scorsa allegramente con un presentatore d'eccezione: l'inviato "candido" di Striscia la Notizia Moreno Morello il quale ha confessato la sua decennale militanza passata come arbitro. E' stato un'entusiasmante modo per rivedere volti vecchi e nuovi, dove i ricordi si intersecano, dove l'appartenenze e il senso dell'associazionismo la fanno da padrone. Ed ora spenti i riflettori della festa ci si rimbocca le maniche e si lavora come sempre affinchè la Sezione di Arezzo possa essere un punto di riferimento a livello italiano anche per i prossimi 60 anni! Auguri!